(Rinnovabili.it) – Prendete un’azienda con una lunga esperienza nel campo dell’accumulo e degli ultracondensatori e fatela collaborare con una delle più grandi istituzioni di ricerca tedesche. Con buone probabilità dall’incontro uscirà la nuova promessa dell’energy storage. È quello che sta accadendo all’estone Skeleton Technologies e al Karlsruhe Institute of Technology; le due realtà stanno lavorando sulla SuperBattery, una super batteria in grafene che promettono essere in grado di ricaricarsi in appena 15 secondi.
Di cosa si tratta? Malgrado il nome, il dispositivo non è un batteria “pura”, quanto piuttosto un ibrido che combina normali celle a ioni di litio con quelle degli ultracondensatori. Il risultato è un sistema che sfrutta i punti di forza di entrambi.
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La tecnologia al litio offre un’elevata densità di energia, il che significa che immagazzinano molta energia, ma tendono ad avere una densità di potenza piuttosto bassa, il che significa che si caricano lentamente. A differenza delle batterie, invece, i supercondensatori immagazzinano la carica staticamente invece che in forma chimica, quindi offrono un’enorme densità di potenza ma vantano una densità di energia per unità di volume molto inferiore.
La soluzione, proposta anche da altri ricercatori e progettisti, è quella di mettere assieme i dispositivi per realizzare una tecnologia ibrida. Il principale elemento di svolta per la “super batteria in grafene” è il Curved Graphene, brevettato da Skeleton, già ampiamente impiegato nei suoi supercacitors. Il grafene curvo vanta una conduttività elettrica quasi sette volte migliore di quella dei normali materiali al carbonio. Di conseguenza, la densità di potenza degli ultracondensatori, firmati dalla società estone, risulta più alta.
“La cooperazione tra le società europee di accumulo energetico è fondamentale per l’UE per essere un leader mondiale nello stoccaggio”, ha commentato il CEO di Skeleton Technologies, Taavi Madiberk. “Siamo lieti di aver firmato l’accordo per lo sviluppo della SuperBattery con il Karlsruhe Institute of Technology e di unire le forze per portare sul mercato una tecnologia che farà saltare in aria le soluzioni di ricarica dei veicoli elettrici esistenti”.
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Alcuni punti rimangono, ovviamente, da chiarire, a partire dal tempo di ricarica. Quindici secondi possono essere credibili per un ultracondensatore ma decisamente meno per un sistema a ioni di litio.