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I trend dello stoccaggio 2023 secondo BNEF

stoccaggio 2023
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10 previsioni sullo stoccaggio delle energia 2023

(Rinnovabili.it) – Il 2022 è stato un grande anno per l’energy storage a livello mondiale. Tra maxi progetti su scala utility, boom di installazioni domestiche nei mercati europei e nuove tecnologie, il settore ha continuato a macinare progressi. E sui risultati dell’anno appena concluso gli analisti di BloombergNEF (BNEF) hanno elaborato alcune previsioni per lo stoccaggio 2023. “All’inizio di ogni anno, ci fermiamo a riflettere su ciò che è accaduto nel nostro settore e raccogliamo i nostri pensieri su cosa aspettarci nei prossimi 12 mesi”, spiega la società. “Queste 10 tendenze evidenziano quelli che riteniamo saranno alcuni degli sviluppi più importanti per l’accumulo di energia nel 2023″.

Prezzi delle batterie a ioni di litio – Nessun calo in vista per ora. Il settore continua a risentire di una serie di ostacoli e certezze, dalle difficoltà delle catene di approvvigionamento alle nuove incognite legate alla riapertura della Cina con la fine della politica Covid zero. Per BNEF i prezzi delle batterie agli ioni di litio rimarranno su una media di 152$/kWh.

Prezzi delle materie prime – La volatilità dell’offerta, della domanda e dei prezzi continuerà anche quest’anno con previsioni rialziste. Ma per il litio, a partire dalla seconda metà dell’anno, ci potrebbero essere dei cali nei costi grazie alla nuova produzione messa in campo.

Batterie a ioni di sodio – Il mercato dello stoccaggio 2023 fornirà una piattaforma di lancio per questa tecnologia. “Ipotizziamo che almeno un importante produttore di batterie uscirà con un significativo annuncio sulla tabella di marcia del prodotto”, scrivono gli analisti. “Inoltre, riteniamo che verranno lanciati due importanti sistemi di accumulo di energia (ESS) e che almeno un’azienda di veicoli a due o tre ruote su larga scala annuncerà un modello alimentato da batterie agli ioni di sodio”.

Batterie a stato solido –  Per questo segmento sono previsti trend al rialzo con nuovi annunci che potenzialmente aggiungono più di 40 GWh di capacità in un anno. “Le batterie a stato solido sono diventate la tecnologia più promettente per spingere la densità energetica a livello di cella fino a 500 Wh/kg e far scendere i prezzi”. Diversi produttori leader di batterie e start-up hanno definito le proprie tabelle di marcia per portare questa tecnologia sul mercato entro la fine del decennio.

La supply chain statunitense – BNEF stima che grazie all’Inflation Reduction Act (IRA), gli Stati Uniti registreranno oltre 80 miliardi di dollari in nuovi investimenti nella catena di fornitura nazionale per il settore dell’accumulo. 

La supply chain europea – Con il rafforzamento della catena di approvvigionamento nordamericana, secondo gli analisti è probabile che gli attori europei faranno pressioni sull’UE affinché offra nuovi incentivi. “BNEF starà attento alla risposta comunitaria, che potrebbe includere nuovi regimi di sovvenzione per la produzione nazionale e requisiti di acquisto europeo per i progetti locali“. 

La supply chain cinese – “Mentre le politiche che regolano l’origine delle materie prime prendono piede nell’UE e negli Stati Uniti, la catena di approvvigionamento cinese escogita soluzioni creative”. Ad esempio, spiega BNEF, si mormora che Ford e il gigante cinese CATL stiano prendendo in considerazione la costruzione di un impianto di produzione di batterie nel Michigan, attraverso un accordo che permetta alla prima di possedere la struttura e alla seconda di gestirla, ottenendo così tutti i benefici fiscali previsti dall’IRA. Questo tipo di approccio potrebbe diventa sempre più diffuso tra le aziende cinesi con mire negli USA.

Costi degli impianti di accumulo – Per BNEF i costi rimarranno sopra i 300$/kWh per un sistema chiavi in mano della durata di quattro ore. E non diminuiranno prima del 2024.

Dimensioni del mercato dello stoccaggio 2023 – Il mercato dei sistemi di accumulo dovrebbe continuare ad espandersi, nonostante i costi più elevati, aggiungendo circa 28 GW/69 GWh di stoccaggio entro la fine del 2023.

Idroelettrico a pompaggio – Gli impianti idroelettrici a ciclo chiuso stanno tornando alla ribalta, attirando un numero sempre maggiore di investimenti rispetto ad altre tecnologie di stoccaggio energetico di lunga durata. 

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