Il fondo corporate venture di Stellantis ha annunciato la sua partecipazione come investitore strategico in Tiamat, società francese attiva nel settore accumulo al sodio
La prima Gigafactory francese di batterie a ioni sodio
(Rinnovabili.it) – Il futuro elettrico in casa Stellantis potrebbe includere anche l’ultima generazione dell’accumulo elettrochimico. Parliamo delle batterie a ioni sodio, promessa tecnologica che sta rapidamente facendosi spazio nel mondo delle ricaricabili grazie a costi competitivi, una maggiore sostenibilità e una capacità di ricarica più rapida. La holding automobilistica ha deciso di investire tramite il suo fondo Stellantis Ventures in Tiamat, giovane startup francese considerata tra i primi 7 produttori di batterie al sodio a livello mondiale.
L’azienda, spin off del Centro francese per la ricerca scientifica “CNRS”, è stata lanciata ufficialmente nell’autunno 2017 con l’obiettivo di avviare una produzione su larga scala entro il 2020. E in questi giorni Tiamat ha chiuso con il suo primo round di aumento di capitale accogliendo “a bordo” Stellantis Ventures, Arkema e MBDA Group. I fondi raccolti – circa 22 milioni di euro a cui con il sostegno del governo francese e dell’Unione Europea – dovrebbero aiutare la startup a costruire in Francia una Gigafactory da 5 GWh, interamente dedicata alla produzione di celle agli ioni di sodio. Una prima linea da 0,7 GWh potrebbe essere operativa già entro la fine del 2025, focalizzandosi inizialmente sul settore dello stoccaggio stazionario e dell’elettronica. Per puntare successivamente ad una seconda generazione di batterie a ioni sodio per veicoli elettrici.
I vantaggi delle batterie Na-ion
I vantaggi? Innanzitutto il sodio è un elemento meno costoso e più abbondante del litio (2,6% del sodio nella crosta terrestre, contro appena lo 0,06% del litio). Inoltre si trova ovunque sul pianeta, in particolare nell’acqua di mare, sotto forma di cloruro di sodio, mentre le risorse di litio sono concentrate solo in poche regioni del globo (Argentina, Cile e Bolivia detengono due terzi del litio mondiale). La tecnologia Tiamat aggiunge altri punti di forza: le sue ricaricabili possono funzionare per oltre 5mila cicli di carica/scarica mantenendo oltre l’80% della capacità iniziale. Inoltre si caricano in 5 minuti e offrono un’elevata sicurezza, assieme ad una densità energetica di 2-5 kW/kg.
leggi anche La batteria al sodio di Northvolt certificata a 160 Wh/kg
Stellantis mira ad una nuova chimica per le batterie auto
“Esplorare nuove opzioni per batterie più sostenibili e convenienti che utilizzino materie prime ampiamente disponibili è una parte fondamentale delle nostre ambizioni del piano strategico Dare Forward 2030, che ci vedrà raggiungere la zero emissioni di carbonio entro il 2038”, ha affermato Ned Curic, capo ingegnere di Stellantis. “I nostri clienti chiedono veicoli a emissioni zero che offrano una combinazione di ottima autonomia, prestazioni e convenienza. Questa è la nostra stella polare, poiché Stellantis e i suoi partner lavorano oggi per sviluppare tecnologie rivoluzionarie per il futuro”.
Sostenendo tale ambizione, scrive la società in una nota stampa, l’holding si è assicurata la fornitura di materie prime per veicoli elettrici fino al 2027 firmando accordi chiave in tutto il mondo. Accanto agli investimenti nelle batterie a ioni sodio, compaiono anche quelli nelle ricaricabili allo stato solido di Factorial Energy, nelle batterie litio-zolfo della Lyten Inc.