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Come sfruttare il potenziale dell’accumulo energetico? Lo spiega Bruxelles

Dalla Commissione europea una serie di raccomandazioni sullo stoccaggio dell'energia, con azioni concrete che i Paesi dell'UE possono intraprendere per garantirne una maggiore diffusione

potenziale dell'accumulo energetico
Stack of yellow AA batteries close up abstract color background

Serve uno sguardo più ampio al sistema energetico del futuro

(Rinnovabili.it) – Valutare le esigenze di flessibilità nazionali a breve, medio e lungo termine, nei nuovi PNIEC ma anche durante la pianificazione delle reti di trasmissione e distribuzione. E facilitare la partecipazione dell’energy storage ai meccanismi di capacità. Queste alcune delle indicazioni rivolte dalla Commissione Europea agli Stati membri e racchiuse in un nuovo documento dedicato allo stoccaggio. L’obiettivo? Aiutare i paesi UE a sfruttare il potenziale dell’accumulo energetico per accompagnare gli sforzi europei di decarbonizzazione e sicurezza energetica.

Non a caso il testo arriva in concomitanza con il progetto di riforma del mercato elettrico comunitario con cui condivide alcuni punti. Primo fra tutti: l’importanza della flessibilità che l’energy storage può apportare al sistema elettrico. L’accumulo, spiega l’esecutivo europeo, “consente di risparmiare in grandi quantità l’elettricità in eccesso e di utilizzarla successivamente quando necessario, favorendo una crescente e migliore penetrazione dell’energia rinnovabile nel sistema elettrico“.

Questa flessibilità aiuta a rispondere alle mutevoli esigenze del mercato, garantendo una continua corrispondenza tra domanda e offerta. Lo stoccaggio può anche abbassare i prezzi dell’elettricità durante le ore di punta e consentire ai consumatori di adeguare i propri consumi a quest’ultimi. Ma il potenziale dell’accumulo energetico va oltre il comparto elettrico dando una mano, attraverso le nuove tecnologie termiche, a decarbonizzare anche i sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

Per sfruttare a pieno tale capacità, va tracciato un preciso percorso. La Commissione europea ci prova fornendo delle linee guida e un documento di lavoro da 35 pagine contenente un’analisi dettagliata degli ostacoli, delle opportunità e delle migliori pratiche per sviluppo e la diffusione dello stoccaggio.

Sfruttare il potenziale dell’accumulo energetico, le raccomandazioni

Bruxelles invita gli Stati membri a tener conto del doppio ruolo (generatore-consumatore) dello stoccaggio dell’energia nella definizione del quadro normativo e delle procedure applicabili – in particolare nell’attuazione della norme sul mercato elettrico – al fine di rimuovere gli ostacoli esistenti. Ciò include l’agevolazione delle procedure di rilascio delle autorizzazioni. “Le autorità nazionali di regolamentazione dovrebbero prendere in considerazione tale ruolo nella definizione degli oneri di rete e dei regimi tariffari”, sottolinea la Commissione. Ai Paesi UE è suggerito anche di individuare le esigenze di flessibilità dei rispettivi sistemi energetici a breve, medio e lungo termine e inserire obiettivi rafforzati nei loro nuovi PNIEC; con target per i sistemi su larga scala, “dietro il contatore” e di demand response.

La Commissione incoraggia inoltre a sfruttare ulteriormente il potenziale dello stoccaggio dell’energia nella progettazione e nel funzionamento delle reti. Alcune raccomandazioni affrontano anche le sfide legate alla necessità di visibilità e prevedibilità a lungo termine delle entrate per facilitare l’accesso ai finanziamenti (ad esempio la monetizzazione dei servizi forniti). Si invitano gli Stati membri a individuare azioni specifiche, regolatorie e non, per rimuovere gli ostacoli alla diffusione del demand response e dell’accumulo per gli utenti. Con un occhio di riguardo ovviamente alle isole, alle aree remote e alle regioni ultraperiferiche dell’UE con capacità di rete insufficiente e collegamenti instabili.