di Tommaso Tetro
Rinnovabili e decarbonizzazione, la spinta dal progetto europeo da 7 milioni
(Rinnovabili.it) – Un elemento essenziale per lo sviluppo delle rinnovabili e per spingere l’acceleratore sulla decarbonizzazione. Con questi obiettivi nasce la prima rete europea per l’accumulo di energia, che sarà realizzata grazie a un investimento da 7 milioni di euro. Al progetto, chiamato StoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System) – e coordinato dai ricercatori del Karlsruher Institut für Technologie (KIT), che coinvolge un totale di 47 partner di 17 Paesi – per l’Italia partecipa l’Enea, il Cnr e l’Eni (che insieme alla francese Edf, rappresentano lo sguardo delle imprese).
Spiega Margherita Moreno, ricercatrice Enea e coordinatrice del progetto e del gruppo ‘Electrochemical storage’ in Eera joint programme energy storage: con l’iniziativa, che ha una durata di 48 mesi, si cercherà “integrare le numerose infrastrutture e competenze distribuite sul territorio europeo nel settore dell’accumulo di energia, coniugando le capacità di ricerca dei partner con la creazione di una rete focalizzata sull’implementazione”.
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All’interno della rete europea per l’accumulo di energia, l’Enea si concentrerà sull’ibridizzazione, cioè sull’integrazione di diverse tecnologie e sistemi di stoccaggio per accrescere flessibilità ed efficienza. Sul punto è anche prevista una roadmap e attività di formazione e informazione.
Viene ritenuta, per questo, “un’opportunità di rilievo per lo sviluppo di una filiera condivisa, in stretta connessione tra ricerca e industria”. Le attività prevedono un meccanismo per rendere disponibili e accessibili infrastrutture e servizi di ricerca di livello mondiale sui sistemi di accumulo di energia, il miglioramento dei materiali per ridurre i costi e rendere le tecnologie di accumulo più flessibili e competitive e il supporto alla diffusione di sistemi di accumulo.
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Secondo Giorgio Graditi, direttore del dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili dell’Enea “StoRIES è un progetto strategico per l’Italia; permetterà di approfondire e declinare il concetto di ibridizzazione delle diverse forme di stoccaggio chimico, termico ed elettrochimico in sinergia con numerosi altri gruppi di ricerca. Metteremo a disposizione del progetto il nostro supercomputer Cresco (secondo per potenza e velocità di calcolo in Italia), la piattaforma sperimentale dedicata allo sviluppo e alla caratterizzazione di nuovi materiali e componenti per l’accumulo termico ed il laboratorio dedicato allo studio e ai test delle tecnologie power-to-gas (idrogeno e metano)”.