
Previsioni per il mercato globale dello stoccaggio energetico
Il mercato globale dell’accumulo energetico ha chiuso il 2024 in grande. Con una crescita annuale del 76% – grazie soprattutto alla spinta di Cina, Stati Uniti ed Europa – il comparto ha segnato nuovi record nella capacità e nella potenza totale installata.
Secondo gli analisti di settore il trend è destinato a puntare verso l’alto anche nei prossimi 10 anni, ma è indubbio che le dinamiche di base stiano mutando. Tra cambi di politiche, evoluzione della domanda elettrica e nuove tecnologie pronte al debutto, il comparto dello stoccaggio energetico mondiale si muove oggi in un ambiente fortemente dinamico.
A fare luce sulle tendenze 2025 per l’accumulo di energia è il team Energy Storage Service di Wood Mackenzie che in una recente pubblicazione evidenzia alcuni trend da tenere d’occhio per l’anno in corso. Si va dai nuovi mercati emergenti per l’accumulo ai nuovi bisogni della rete.
“Nell’ultimo anno, le dinamiche regionali hanno dimostrato che i mercati dell’energy storage stanno raggiungendo la maturità”, scrive Allison Weis, di Wood Mackenzie. Per la precisione nel 2024 negli USA “si sono registrate installazioni record e si prevede una crescita di un altro 20% entro il 2025, nonostante la rielezione del presidente Trump abbia portato con sé incertezza politica. La Cina ha mantenuto la sua posizione di leadership in termini di crescita della capacità grazie alla rapida adozione dell’energia eolica e solare e alla necessaria associazione con sistemi di accumulo. L’Europa ha vissuto un momento cruciale, quando il segmento su scala di rete ha registrato un’impennata significativa, superando per la prima volta il segmento della generazione distribuita”.
Nuove espansioni e politiche protezionistiche
Un elemento è certo: la crescente ondata di protezionismo intensificherà i rischi legati ai costi e alla catena di approvvigionamento a livello globale. L’amministrazione Trump, ancor più di quella Biden, è impostata verso politiche protezionistiche aggressive. L’ordine esecutivo, annunciato nel weekend del 1° febbraio, prevede nuove tariffe aggiuntive del 10% su tutti i beni provenienti dalla Cina. Paese che, ricordiamo, domina la produzione di batterie al litio e la fornitura del litio in generale. E proprio in termini di ricaricabili cinesi questa mossa si tradurrà in dazi sull’importazione di quasi il 40%.
Ma la Repubblica popolare potrebbe non essere l’unica ad essere colpita e l’ombra di nuove barriere agli investimenti esteri negli USA si fa sempre più consistente. Con conseguente aumento della spesa in conto capitale anche se non nel breve termine.
Anche l’Europa sta alzando la guardia nonostante la catena di approvvigionamento delle batterie al litio abbia ancora diversi intoppi. E nonostante l’industria cinese dell’energy storage continui ad espandersi nei mercati esteri.
Si stanno però muovendo nuovi attori, come l’Arabia Saudita che secondo gli analisti del gruppo dovrebbe guida dei mercati emergenti grazie all’espansione degli impianti eolici e fotovoltaici sul territorio.
“Le nostre nuove previsioni sulla capacità di accumulo delle batterie da installare nel prossimo decennio mostreranno l’Arabia Saudita salire in classifica per diventare il settimo dei 10 mercati più grandi del mondo, classificati in base all’aggiunta di capacità”, sottolinea Weis. Da tenere d’occhio anche paesi come paesi come la Turchia e la Bulgaria.
La domanda di accumulo energetico dei grandi carichi
Tra i trend 2025 dell’accumulo energetico emerge chiaramente la nuova domanda da parte dei cosiddetti “grandi carichi”. Al punto che Weis non teme di parlare di frenesia dell’approvvigionamento. Quali sono i grandi carichi? Nell’etichetta rientrano i data center, gli impianti e le fabbriche industriali, gli ospedali, i grandi edifici commerciali, le operazioni minerarie e persino le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici.
“53 GW di grandi carichi entreranno in funzione nei prossimi 10 anni. Alimentarli è una sfida immensa che richiede un approccio agli approvvigionamenti energetici che includa nucleare, gas, solare e stoccaggio”, spiega l’analista.
Stoccaggio di lunga durata e tecnologie
Altro dato importante: lo stoccaggio di lunga durata, inteso come la capacità di fornire energia (scarica) per almeno 8-10, continueranno ad essere un punto focale per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo.
Il settore è ancora dominato da tecnologie diverse dalle batterie a ioni di litio, ma quest’ultime stanno dando prova di poter superare le 4-6 ore e affacciarsi alla lunga durata. In questo campo la Cina ospita sul proprio territorio il 38% dei progetti globali di accumulo di energia da 8-10 ore con tecnologie diverse dalle Li-ion.
Sotto il profilo tecnologico gli analisti prevedono che la soluzione container da 5 MWh con batterie da 300+ Ah si faccia sempre più spazio nel mercato dell’accumulo grazie alla maggiore densità energetica e ai minori costi di costruzione. Soprattutto in Cina. Diversi produttori hanno introdotto batterie da 500+ Ah e container da 6 MWh, previsti per la produzione di massa e la consegna nel 2025.
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