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Mercato dell’accumulo energetico 2023, verso i 99GWh

BloombergNEF aggiorna le prospettive per il mercato dell'energy storage. Previsto un tasso di crescita annuo composto del 27% fino al 2030

mercato accumulo energetico 2023
via depositphotos.com

On line il 2H 2023 Energy Storage Market Outlook

Il mercato dell’accumulo energetico 2023 continua crescere ad un ritmo incalzante. Anche grazie al traino della Cina e degli Stati Uniti, il comparto sembra destinato a raggiungere entro la fine dell’anno una potenza totale installata di 42 GW per una capacità complessiva di 99 GWh. Il dato appartiene a BloombergNEF che tramite il suo blog ha presentato ieri alcuni numeri del nuovo 2H 2023 Energy Storage Market Outlook.

Il rapporto getta uno sguardo al 2030 per provare intercettare le principali tendenze e rivede al rialzo i vecchi pronostici. Oggi infatti investimenti e politiche governative stanno iniziando a dare i loro frutti e, nonostante le grandi incertezze rimaste, l’energy storage globale appare ormai collocato sulla strada dei record. Gli autori del rapporto prevedono che dopo i buoni risultati del mercato dell’accumulo energetico 2023. L’aggiunta record di sistemi di stoccaggio energetico globale nel 2023 sarà i nuovi impianti di stoccaggio cresceranno ad un CAGR del 27% fino al 2030, con aggiunte annuali che raggiungeranno i 110 GW/372 GWh.

Mercato dell’accumulo energetico 2023, paesi e tecnologie

 “Gli obiettivi e i sussidi si stanno traducendo nello sviluppo di progetti e riforme del mercato energetico che favoriscono lo stoccaggio energetico”, scrive Helen Kou di BNEF. “Il nostro aumento delle previsioni è guidato da un’ondata di nuovi progetti spinti dalle esigenze di trasferimento del carico. I mercati ricercano sempre più l’accumulo per i servizi di capacità (anche attraverso i mercati della capacità). Giappone, Polonia, Regno Unito, Cile, Stati Uniti sud-occidentali, New York e Australia sono i nuovi mercati che stanno aprendo a queste opportunità”.

 Entrando nel dettaglio tecnologico, il report di BloombergNEF spiega come le batterie agli ioni di litio con catodo NMC (nichel manganese cobalto) stiano perdendo quote di mercato. Fino al 2021 questa tipologia deteneva il 69% dell’intera capacità di produzione della batterie al litio. Oggi i costi più bassi delle litio ferro fosfato (LFP) stanno togliendo terreno alle ricaricabili NMC. Molto limitate invece le opzioni di stoccaggio a lunga durata: attualmente nel mondo si contano appena 1,4 GW/8,2 GWh di capacità commissionata.

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