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Cosa è il MACSE, il mercato a termine per lo stoccaggio centralizzato?

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Approvato dalla Commissione europea a dicembre 2023, il nuovo Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico ha finalmente le sue regole e il via libera ministeriale. Vediamo come funzionerà il nuovo mercato, le regole per prendervi parte e quando si terrà la prima Asta Accumuli di Terna

MACSE, il mercato a termine per lo stoccaggio centralizzato
via depositphotos.com

Un nuovo mercato a termine per l’Italia che permetta a Terna di approvvigionarsi di nuova capacità di stoccaggio elettrico. Con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema a fronte della maggiore penetrazione delle rinnovabili non programmabili. Parliamo del MACSE, una delle grandi novità del comparto energetico nazionale, che si appresta a debuttare nel Belpaese. L’avvio è in realtà atteso per la metà del prossimo anno ma in questi giorni è stato approvato, in via definitiva, il quadro regolatorio.

Nel dettaglio la disciplina del MACSE redatta da Terna, ha ricevuto il primo via libera lo scorso 10 ottobre 2024 con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Un passaggio celebrato con soddisfazione dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, secondo cui “accrescere la nostra capacità di stoccaggio è indispensabile per raggiungere gli obiettivi del PNIEC (Piano Nazionale Energia e Clima)”. Ma vediamo nel dettaglio cos’è e come funzionerà il MACSE.

Cosa è il MACSE?

MACSE è l’acronimo di Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico. Si tratta di uno strumento di mercato introdotto dal Decreto Legislativo 210/21 per permettere al sistema energetico nazionale di acquisire nuova capacità di accumulo centralizzato. L’obiettivo è semplice: massimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili favorendone l’integrazione nei mercati dell’energia elettrica e dei servizi ancillari, e assicurando una maggiore flessibilità del sistema. L’approvvigionamento riguarda esclusivamente sistemi di nuova realizzazione e avverrà tramite la stipula di contratti standard con controparti selezionati grazie ad aste periodiche organizzate da Terna.

Ai vincitori delle procedure competitive spetta una remunerazione per la capacità di stoccaggio aggiudicata a fronte dell’obbligo di offrire la stessa sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento e renderla disponibile a soggetti terzi per la partecipazione ai mercati dell’energia elettrica (e dei servizi connessi).

Quali tecnologie di accumulo possono partecipare al MACSE?

In linea di principio vige la neutralità tecnologica. In altre parole al nuovo mercato a termine per lo stoccaggio centralizzato possono partecipare tutte le tecnologie che rispettano i requisiti prestazionali  stabiliti da Terna e approvati dall’ARERA. L’elenco sarà rivisto ogni due anni per riflettere gli sviluppi tecnologici ma attualmente include solo le batterie a ioni di litio e i pompaggi idroelettrici. Le prime si distinguono per una vita utile relativamente breve (12-14 anni) ma tempistiche di realizzazione più veloci (circa 1-3 anni per un impianto utility scale) e costi di investimento intorno a 207-228 k€/MWh. I secondi offrono una vita utile decisamente più lunga (intorno ai 50 anni) ma tempi di costruzione di circa 5-7 anni e costi di investimento tra i 213-363 k€/MWh. Per essere qualificati alle Aste del MCSE tutti i sistemi di stoccaggio elettrico devono essere di nuova costruzione ma sono ammessi anche impianti idroelettrici in riconversione.

MACSE, il mercato a termine per lo stoccaggio centralizzato
I parametri tecnici

 

Come funzioneranno le Aste Accumuli?

Alle procedure competitive potranno prendere parte gli operatori titolari di nuovi sistemi di accumulo elettrico e in possesso delle autorizzazioni alla costruzione e all’esercizio e, dove previsto, delle concessioni.

Le aste, organizzate direttamente dal gestore della rete di trasmissione, offriranno contingenti incrementali finalizzati a garantire la disponibilità di risorse predefinite per precisi periodi di tempo.

Come saranno definiti tali contingenti? Con riferimento all’asta caratterizzata dal Periodo di pianificazione più breve, il Contingente nazionale sarà pari al minimo tra:

I. Il Fabbisogno nazionale definito per il primo anno di consegna di tale asta;

II. L’80% della capacità qualificata a tale asta su base nazionale;

I vincitori avranno l’obbligo, oltre che di realizzare nuovi sistemi di stoccaggio, anche di rendere disponibile la loro capacità a operatori di mercato terzi e sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD). In cambio riceveranno da Terna un premio fisso annuo a copertura dei costi di investimento e di funzionamento.

La prima asta sarà rivolta solo alla tecnologia di accumulo tramite batterie a ioni di litio e si svolgerà nel primo semestre del 2025.

La piattaforma di trading time-shifting

Nell’ambito del regime italiano sarà istituita una nuova “piattaforma di trading time-shifting”. Lo strumento permetterà di mettere in comune e offrire a terzi la capacità di stoccaggio sotto forma di prodotti time-shifting standardizzati. Terna assegnerà le risorse di storage fisico per eseguire i contratti standard di time-shifting, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili.

Ovviamente c’è ancora un po’ di lavoro da portare a termine. L’ARERA dovrà ad esempio disciplinare le modalità di copertura, a valere dei corrispettivi fissi riconosciuti ai beneficiari della misura, dei costi correlati allo svolgimento delle attività.

 Il programma durerà fino al 31 dicembre 2033.

Stoccaggio centralizzato in Italia, a che punto siamo?

Ricordiamo che sulla disciplina del MACSE e i suoi 17,7 miliardi di euro di sostegni, l’Italia aveva incassato il sì della Commissione Europea a dicembre 2023. “Lo stoccaggio centralizzato dell’elettricità offre flessibilità e facilita la diffusione delle fonti rinnovabili”, aveva spiegato la Commissione europea. “Questo schema innovativo contribuirà ad accelerare la transizione verde, riducendo al minimo eventuali distorsioni della concorrenza”. L’approvazione ministeriale era uno degli ultimi passaggi attesi.

A regime il meccanismo dovrebbe sostenere la realizzazione di nuovi impianti di accumulo elettrico a livello di rete. Con l’obiettivo di mettere in esercizio in totale una capacità di 71 GWh e una potenza di oltre 9 GW. A titolo di confronto lo stoccaggio elettrico centralizzato a metà 2024 contava a malapena 1,78 GWh di capacità installata e 0,52 GW di potenza. Dato al netto dei pompaggi che aggiungerebbero circa 3,45 GWh e 7,29 GW.

Articolo in collaborazione con KEY- The Energy Transition Expo

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