La 1° gigafactory europea guarda anche al riciclo di nichel, cobalto e manganese
(Rinnovabili.it) – Nella notte del 28 dicembre, la prima gigafactory europea ha iniziato la produzione di batterie per auto elettriche. Si trova nella città di Skelleftea, nel principale distretto minerario della Svezia, ed è una creatura di una startup, la Northvolt, dal dna italo-svedese. I due fondatori, infatti, vengono entrambi da Tesla e sono lo svedese Peter Carlsson e l’italiano Paolo Cerruti.
La Northvolt Ett, questo il nome della prima gigafactory europea, si affianca agli altri due grandi siti industriali per la produzione di batterie per EV operative sul continente: la gigafactory della sudcoreana LG a Wroclaw, in Polonia, e quella sempre sudcoreana, ma della Samsung, che si trova a Budapest. Entro la fine di questo decennio, il numero di siti analoghi salirà a 25.
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La batteria per EV uscita dallo stabilimento svedese è anche la prima cella in assoluto ad essere stata completamente progettata, sviluppata e assemblata da un’azienda europea. Quando andrà a regime, nel corso del 2022, la prima gigafactory europea arriverà a una capacità produttiva totale di 60GWh. Di questa, dal 2023 due terzi (40GWh) saranno destinati a soddisfare un solo cliente: Volkswagen. Oltre alla casa automobilistica tedesca, Northvolt ha già ordini per 30 miliardi di dollari da parte di BMW, Scania, Volvo, Scania, Fluence, Polestar. Nel 2025 l’azienda dovrebbe raddoppiare, aprendo una seconda gigafactory nella tedesca Salzgitter, in Bassa Sassonia.
In linea con le priorità strategiche di Bruxelles, la prima gigafactory europea punterà anche sul riciclo. A novembre, Northvolt aveva annunciato di aver realizzato la prima batteria per auto elettrica usando materiali riciclati, tra cui nichel, cobalto e manganese. A regime, recupererà 125.000 tonnellate di batterie per costruirne delle altre con il 50% dei materiali recuperati.
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La fase di recupero e di produzione delle batterie fatte con materiali riciclati avverrà a Västerås, circa 80 km a ovest di Stoccolma. In questo secondo impianto verranno investiti circa 650 milioni di euro da Scania, Volvo e Volkswagen.