Nuovo approccio analitico al calo dei costi tecnologici nell’energy storage
(Rinnovabili.it) – In 30 anni il costo delle batterie al litio ricaricabili ha subito una riduzione del 97% (studio di Micah Ziegler e e Jessika Trancik). Si tratta di un tasso di miglioramento notevolmente rapido, simile per molti versi a quello dei moduli fotovoltaici. E che a sua volta ha portato a nuovi sviluppi in tutte le tecnologie alimentate dagli ioni di litio, dai telefoni alle auto elettriche. Ma, appurata la dinamica ribassista, viene oggi da chiedersi quale sia stata la causa di questo progresso?
A rispondere sono sempre Ziegler e Trancik che, assieme alla neolaureata Juhyun Song, hanno analizzato le cause alla base della riduzione. Lo studio ha richiesto l’analisi di un’ampia varietà di fonti, scontrandosi con non pochi problemi. Molte delle informazioni rilevanti sono, infatti, costituite da dati aziendali proprietari gelosamente custoditi. “Lo sforzo di raccolta dei dati è stato ampio”, afferma Ziegler. “Abbiamo esaminato articoli accademici, rapporti industriali e governativi, comunicati stampa e schede tecniche. Abbiamo anche analizzato alcuni documenti legali e messo assieme dati provenienti da fonti diverse per avere un’idea di ciò che stava accadendo”. Un lavoro importante che ha portato interessanti risultati.
Costo batterie al litio, il potere della ricerca
Sul fronte “costo batterie al litio” la maggior parte (oltre il 50%) del calo registrato proviene da attività legate alla ricerca e allo sviluppo, sia livello privato che pubblico. E ancor più precisamente da attività per l’ottimizzazione della chimica e dei materiali. Tale fattore ha superato i guadagni ottenuti attraverso le economie di scala, sebbene questa si sia rivelata la seconda categoria di riduzioni più grande.
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Per gli autori si tratta di un’informazione fondamentale dal momento esistono diversi campi e variabili su concentrare gli sforzi, come la progettazione delle stesse celle, i loro sistemi di produzione, le catene di approvvigionamento e così via. “Il miglioramento dei costi è emerso da una serie diversificata di sforzi e da molte persone, non dal lavoro di pochi individui”. I risultati sono stati particolarmente significativi, afferma Ziegler, perché gran parte di questi investimenti è avvenuto dopo la commercializzazione della tecnologia delle batterie agli ioni di litio, una fase in cui alcuni analisti pensavano che il contributo della ricerca sarebbe diventato meno significativo.
I risultati – pubblicati sulla rivista Energy and Environmental Science (testo in inglese) – potrebbero essere utili per i responsabili politici nel definire le priorità di spesa al fine di continuare il percorso verso costi sempre più bassi per questa e altre tecnologie cruciali dell’energy storage.