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La Cina accende la prima centrale d’accumulo a ioni sodio

L'impianto, realizzato nel Guangxi, ha una capacità di 10 MWh e può soddisfare il fabbisogno elettrico di 3.500 utenze residenziali

centrale d'accumulo a ioni sodio
via depositphotos

Batterie agli ioni di sodio, raggiunta un’efficienza del 92%

La Cina entra ufficialmente in una nuova era per lo stoccaggio stazionario. A Nanning, nel Guangxi, la China Southern Power Grid Energy Storage – braccio dell’operatore statale della rete di trasmissione – ha avviato quella che definisce la prima grande centrale d’accumulo a ioni sodio del Paese. L’impianto è costituito da sei container di batterie Ion-Na per una capacità totale cumulata di 10 MWh e rappresenta la fase iniziale di un progetto potenzialmente molto più ampio. L’obiettivo finale? Decuplicare la capacità di stoccaggio nei prossimi anni. 

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Stando alle dichiarazioni della società la struttura impiegherebbe batterie da 210 Ah che possono essere caricate al 90% in 12 minuti. Li Yongqi, uno dei tecnici della compagnia, ha affermato il progetto ha utilizzato una nuova tecnologia di gestione della temperatura e una soluzione innovativa di prevenzione e controllo della sicurezza grazie a cui è possibile raggiungere un’efficienza complessiva superiore al 92%. Nel dettaglio, il sistema di gestione termica è in grado di mantenere la differenza di temperatura tra le oltre 22.000 celle entro 3 gradi Celsius e di estendere il tempo di fuga termica da 30 minuti a 2 ore.

La prima grande centrale d’accumulo a ioni sodio è davvero la prima?

Ma sul titolo di “prima centrale” rimangono alcuni dubbi. A novembre 2023 Great Power aveva annunciato l’entrata nella fase di esercizio commerciale di un impianto di storage a ioni sodio da 5 MW/10 MWh nella Cina Settentrionale. La differenza fra questa installazione e quella China Southern Power Grid sembrerebbe essere al momento solo quella applicativa. La prima risulta integrata ad un data center, mentre la seconda è al servizio della rete elettrica nazionale. 

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Quello che è certo è che per il Gigante asiatico non si tratta dell’unico grande progetto di stoccaggio basato sulla chimica del sodio. In cantiere c’è anche un altro maxi BESS, una centrale da 100-200 MWh che la Datang Hubei Energy Development sta costruendo a Hubei e che, a regime, dovrebbe conquistare il titolo di centrale d’accumulo a ioni sodio più grande al mondo. In questo caso la fine lavori è prevista per gli ultimi mesi del 2024.

I piani della Cina per l’accumulo stazionario

In termini di infrastruttura BESS e di tempistiche di sviluppo, il mercato cinese dello storage a batterie ha registrato un vero decollo solo di recente, nel 2022, quando secondo i dati della National Energy Administration (Cina) e della China Energy Storage Alliance (CNESA), il paese ha installato 13,1 GW di capacità di stoccaggio. Ossia più del doppio della cifra raggiunta nel 2021.  A sostenere la crescita, sono essenzialmente gli ambiziosi obiettivi governativi. Per il 14° piano quinquennale, il Consiglio di Stato cinese ha fissato l’obiettivo nazionale di installare 30 GW di stoccaggio energetico non idroelettrica entro il 2025.

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