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Le batterie termiche di EnergyNest fanno strada

L'azienda norvegese ha firmato un accordo di investimento con Infracapital per un totale di 110 milioni di euro. Le risorse finanzieranno un nuovo ridimensionamento per gli innovativi sistemi d'accumulo a base di HEATCRETE®

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Credits: EnergyNest

Un nuovo rivale per i sali fusi nello storage termico

(Rinnovabili.it) – Centodieci milioni di dollari per “trasformare” le batterie termiche di EnergyNest in soluzioni chiavi in mano per tutti i clienti industriali. A tanto ammonta il finanziamento frutto dell’accordo tra l’azienda norvegese e Infracapital, la divisione Investimenti infrastrutturali di M&G. 

Lo speciale sistema di accumulo di EnergyNest è rapidamente passato dai test di laboratorio ai primi contratti. Dopo 5 anni dalla convalida dell’impianto pilota a Masdar City (nel 2014), sono arrivati infatti i primi ordini commerciali, firmando nel 2020 accordi con il gigante chimico norvegese Yara e con la società energetica italiana Eni. Nel primo caso le batterie termiche accumuleranno e forniranno vapore ai processi industriali, nel secondo forniranno un sistema di storage ad un impianto solare a concentrazione. In entrambi i casi l’avvio delle operazioni dovrebbe avvenire nel secondo trimestre di quest’anno. 

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Ma per EnergyNest è arrivato il momento di guardare lontano e allargare la fila di progetti. In questo contesto i 110 milioni permetteranno alla società di ridimensionare la distribuzione delle sue ThermalBattery™, offrendo ai clienti soluzioni finanziate a lungo termine. “Insieme a Infracapital possiamo offrire risparmi sui costi energetici e di CO2 a un numero ancora maggiore di clienti sin dal primo giorno”, ha commentato l’a.d. Christian Thiel. “Con le nostre soluzioni chiavi in mano completamente finanziate rendiamo più facile per gli operatori del settore adattare la nostra tecnologia rispettosa del clima a zero costi di investimento iniziali”.

Come funziona le batterie termiche di EnergyNest?

Il vero punto di forza della batteria è nei componenti, materiali abbondanti, riciclabili e non pericolosi. La ricetta include lo speciale HEATCRETE®, sviluppato in collaborazione con Heidelberg Cement. Si tratta di un materiale simile al cemento ad alte prestazioni ma con una conduttività termica superiore del 70% e una capacità termica superiore di circa il 15%.

Il sistema è semplice e modulare: l’HEATCRETE® è modellato in lunghi cilindri all’interno dei quali vengono colati dei tubi in acciaio. Più unità cilindriche possono essere impacchettate assieme per costituire un modulo d’accumulo.

L’energia, sotto forma di calore ad alta temperatura, viene trasferita alla batteria utilizzando un fluido termovettore che scorre all’interno dei tubi. L’immagazzinamento avviene con minime perdite. Quando l’energia è nuovamente necessaria, il flusso viene invertito e un fluido termoreattore freddo attraverso i cilindri. Per la società a semplicità del sistema e l’uso di materiali a basso costo si traducono in un CAPEX molto basso e in OPEX quasi trascurabile per tutta la durata della vita impiantistica. Vita stimata da un minimo 30 anni ad un massimo di oltre 50 anni.

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