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Un nuovo composto rende le batterie agli ioni potassio più sicure

ioni potassio
By Dnn87Self-photographed, CC BY 3.0, Link

 

Gli ultimi progressi per le batterie agli ioni potassio

(Rinnovabili.it) – Nella continua di ricerca di alternative in grado di rimpiazzare l’accumulo al litio, le batterie agli ioni potassio appaiono oggi come una delle tecnologie più interessanti. Al pari dei dispositivi a ioni sodio, offrono infatti un’invidiabile economicità dei materiali e di produzione. Inoltre possono essere ricaricate più velocemente delle controparti commerciali. Tuttavia, come le batterie ricaricabili a ioni litio, anche quelle al potassio zoppicano sul fronte sicurezza. Il problema principale anche in questo caso è l’infiammabilità dell’elettrolita.

Ad offrire una prima soluzione è oggi una nuova ricerca dell’Università di Wollongong, in Australia. Qui, lo scienziato dei materiali Zaiping Guo e il suo team di ricercatori, hanno sviluppato un elettrolita basato su un materiale ritardante di fiamma, adattandolo all’impiego nelle batterie agli ioni potassio. Il lavoro è stato pubblicato in questi giorni sulla rivista Angewandte Chemie (testo in inglese) e mostra i vantaggi del nuovo sistema: il nuovo composto oltre ad aumentare la sicurezza, consentirebbe anche il funzionamento a concentrazioni ridotte, condizione necessaria per le applicazioni su larga scala.

 

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Nel dettaglio, l’ingrediente clou è il trietil fosfato, sostanza che è stata testata per le sue caratteristiche di ritardante di fiamma, anche con le batterie agli ioni di litio. In questo caso però si è dimostrata valida solo a concentrazioni molto elevate, proibitive per eventuali applicazioni industriali. La produzione richiede infatti elettroliti diluiti, che sono più economici e garantiscono prestazioni migliori.

Usando ioni di potassio, tuttavia, le concentrazioni risultano essere molto più basse, hanno riferito gli autori. La chiave di tale performance è stata la formazione di uno strato interfase solido-elettrolita uniforme e stabile. Guo e il suo team hanno dimostrato che le batterie agli ioni di potassio di prossima generazione possono essere rese sicure utilizzando un nuovo elettrolita inorganico a base di fosfato. Suggeriscono pertanto di continuare a sviluppare questa tecnologia e testarla in altri campi dell’accumulo.

 

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