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Da San Diego la batteria stampata, flessibile e potente

batteria stampata
Credits: University of California San Diego

Utilizzato per la prima volta ossido di zinco e argento in una batteria stampata

(Rinnovabili.it) – Il crescente interesse per l’elettronica indossabile e la robotica “morbida” sta aumentando la domanda di dispositivi d’accumulo flessibili con buone prestazioni meccaniche ed elettrochimiche. La strada verso unità affidabili ad alte prestazioni è ancora lunga ma buon trampolino di lancio è rappresentato dalla ricerca dell’Università della California (UCSD), a San Diego. Qui un gruppo di scienziati ha realizzato una batteria stampata ricaricabile in ossido di argento e zinco, dotata di elevata capacità areale e in grado d’essere piegata e stirata senza riportar danni.

Non solo. L’unità è anche più facile da fabbricare rispetto le sue concorrenti. La maggior parte delle batterie flessibili deve essere prodotta in condizioni sterili, sotto vuoto; l’Invenzione della UCSD può semplicemente essere serigrafata in normali condizioni di laboratorio. Il team di ricerca, a cui hanno preso parte anche gli ingegneri della ZPower, descrive in dettaglio i propri risultati sull’ultimo numero di Joule (testo in inglese).

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“Le nostre batterie possono essere progettate a partire dall’elettronica esistente, anziché dover disegnare quest’ultima attorno alle batterie”, ha spiegato Lu Yin, uno dei primi autori del documento. La capacità areale dell’innovativa batteria stampata è di 50 milliampere per centimetro quadrato a temperatura ambiente, ovvero 10-20 di più del valore di una tipica batteria agli ioni di litio. Quindi, a parità di superficie, l’unità in AgO-Zn può fornire da 5 a 10 volte più potenza. “Questo tipo di capacità areale non è mai stato ottenuto prima”, aggiunge Yin. “E il nostro metodo di produzione è conveniente e scalabile”.

batteria stampata felssibile

Le unità sono stampate su un film polimerico chimicamente stabile, elastico e con un alto punto di fusione (circa 200 gradi C). Attualmente il dispositivo ha una capacità superiore a qualsiasi batteria flessibile attualmente disponibile sul mercato, grazie ad un’impedenza molto più bassa. “Con la rapida crescita del mercato dell’Internet of Things (IoT), – ha affermato il co-autore Jonathan Scharf – questa batteria che supera i prodotti commerciali in dispositivi wireless ad alta corrente sarà probabilmente il principale concorrente come fonte di alimentazione di prossima generazione per l’elettronica di consumo”.

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