L'Intelligent Battery Integrated System messo a punto dagli esperti delle due realtà , possiede schede elettroniche di conversione che svolgono le funzioni di inverter e caricabatteria. Per un prodotto più compatto, efficiente e meno costoso adatto all'accumulo mobile così come a quello stazionario
La batteria intelligente sarà a bordo dei veicoli Stellantis entro il 2030
(Rinnovabili.it) – Quattro anni di studi, modellazione, test simulativi e progettazione, e la nuova batteria intelligente IBIS è pronta. O meglio: è pronto il prototipo da inserire nel primo veicolo elettrico sperimentale per testarne efficienza e competitività. Ne hanno dato notizia in questi giorni le società Stellantis e Saft che assieme al Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS) hanno dato il via a gennaio 2019 al progetto “Intelligent Battery Integrated System”. IBIS per l’appunto. L’iniziativa, del valore di 9,7 milioni di euro, si era data da subito obiettivi ambiziosi: abbassare il prezzo di produzione e vendita dei veicoli elettrici, facilitando la nascita di un segmento second hand per il riutilizzo delle batterie auto nell’accumulo stazionario.
Il progetto IBIS
Finanziato dal Future Investment Plan, amministrato da ADEME (Agenzia per la gestione dell’ambiente e dell’energia) e coordinata da Stellantis, oltre a Saft l’iniziativa riunisce i partner industriali e accademici come E2CAD e Sherpa Engineering, nonché i laboratori di ricerca GeePs, SATIE, LEPMI del del CNRS e l’Institut Lafayette. All’inizio del progetto, il livello di maturità tecnologica dell’innovativa batteria intelligente era un TRL3, con un principio fisico validato e funzionalmente in condizioni di laboratorio ma senza mezzi rappresentativi dell’ambiente automobilistico o stazionario. In questi quasi quattro anni, un team di 25 persone ha messo assieme differenti competenze multidisciplinari per realizzare prima un dimostratore e poi un prototipo vero e proprio. Quest’ultimo sarà ora validato a bordo di auto elettriche, sulle piste di prova Stellantis e sulla strada, oltre che sui sui banchi di sviluppo del Gruppo automobilistico.
Cosa rende speciale la batteria intelligente di Stellantis?
Stando a quanto rivelato sino ad oggi dai partner, la tecnologia d’accumulo impiegata è quella degli ioni di litio. Ma a rendere speciale la nuova batteria intelligente IBIS è l’eliminazione dei componenti elettronici di potenza (inverter, caricabatterie e DC/DC). Il dispositivo, infatti, integra direttamente le funzioni di tali elementi con l’aggiunta di sistemi elettronici a bassa tensione a livello delle celle. Alle innovative schede elettroniche di conversione si aggiunge un sofisticato sistema di controllo che consente di produrre corrente alternata per un motore elettrico direttamente dalla batteria. Arrivando ad un grado di sviluppo tecnologico di almeno TRL6.
“Il nostro viaggio verso l’elettrificazione è alimentato dall’innovazione e dall’eccellenza della ricerca che utilizza la tecnologia più recente per soddisfare le reali esigenze dei nostri clienti di veicoli elettrici come autonomia, spazio e convenienza, riducendo al contempo l’impronta di carbonio migliorando l’efficienza”, ha affermato Ned Curic, Stellantis Chief Engineering & Technology Officer. “Questo rivoluzionario sistema di batterie potrebbe segnare un passo decisivo nell’impegno di Stellantis per fornire a tutti una tecnologia utile, facile e avanzata”.
Batterie economiche e smart, le applicazioni di domani
Le prime applicazioni mirate riguarderanno i veicoli elettrici con l’obiettivo di portare sul mercato una tecnologia ad alte prestazioni, efficiente ed economicamente competitiva. A regime IBIS dovrebbe migliorare l’autonomia del mezzo elettrico a batteria – aprendo le porte anche a quelli ibridi – offrendo una maggiore affidabilità e un costo minore. E liberando spazio nel veicolo. Il team del progetto intende rendere disponibile la tecnologia sui veicoli del marchio Stellantis entro la fine di questo decennio.
In ambito di accumulo stazionario, invece, la prima applicazione target della batteria intelligente riguarderà gli impianti a energia rinnovabile con potenze nell’ordine dei MW. Secondo gli sviluppatori l’architettura intrinseca della batteria IBIS semplificherà la manutenzione e l’aggiornamento della struttura e ridurrà l’impronta di carbonio del sito. Ma verrà anche facilitato il riutilizzo di tutte le batterie IBIS per autoveicoli in una seconda vita stazionaria.