Nuovi progressi per l’energy storage cinese
(Rinnovabili.it) – Doppio record di capacità e potenza per la Dalian Flow Battery Energy Storage Peak-shaving Power Station. La batteria di flusso più grande al mondo è stata allacciata ieri alle rete elettrica di Dalian, città portuale nel nord est della Cina, con l’obiettivo di essere messa in funzione ad ottobre. A darne notizia è l’Accademia Cinese delle Scienze, che ha supportato tecnicamente il progetto attraverso i suoi ricercatori dell’Istituto di Fisica Chimica.
Approvata dall’amministrazione nell’ormai lontano aprile 2016, la maxi centrale d’accumulo rappresenta in realtà un’iniziativa ancora in divenire. Oggi l’impianto è nella sua prima fase, durante la quale offrirà al sistema elettrico locale 100 MW di potenza e 400 MWh di capacità. Ma l’obiettivo degli scienziati cinesi e della Rongke Power Co. – l’azienda che ha costruito e integrato il sistema – è quello di portare la batteria di flusso a 200 MW e 800 MWh. A regime dovrebbe fornire una serie di servizi essenziali all’infrastruttura elettrica locale, tra cui la regolazione dei picchi generati dagli impianti solari ed eolici, il black start e il demand response.
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“Sulla base del consumo di elettricità medio giornaliero della Cina di 2 kWh pro capite, la centrale può soddisfare la domanda elettrica giornaliera di 200.000 residenti”, spiega l’accademia in una nota stampa. “Riducendo così la pressione sull’alimentazione durante i periodi di punta e migliorando l’affidabilità della rete nella regione”.
Batteria di flusso, il funzionamento
La tecnologia alla base è quella “redox” al vanadio, in cui entrambi gli elettroliti sono costituiti da questo metallo. Si tratta di un materiale particolarmente costoso ma in grado di offrire le migliori prestazioni nel campo delle batterie di flusso. Per gli scienziati cinesi si tratta di un sistema particolarmente “promettente nelle applicazioni di accumulo di energia su larga scala grazie alla sua eccellente sicurezza, buona affidabilità, grande potenza di uscita e capacità di accumulo, lunga durata e un buon rapporto costo-prestazioni”.
A livello strutturale la centrale è composta da serbatoi di elettroliti liquidi, carichi positivamente e negativamente, che vengono pompati verso separatori a membrana inseriti tra gli elettrodi. Il passaggio attiva una reazione elettrochimica reversibile, che consente di immagazzinare e successivamente restituire energia elettrica.