In 10 anni l’UE vuole decuplicare la produzione di batterie
(Rinnovabili.it) – Bruxelles vuole diventare il secondo produttore di batterie al mondo, ma ha una strategia all’altezza di un tassello così importante per l’autonomia strategica dell’UE? A stabilirlo sarà nel giro di un anno la Corte dei coni UE con un audit sulle misure della Commissione europea per creare nell’UE una catena del valore per le batterie europee competitiva e sostenibile a livello mondiale.
Nel 2018, solo il 3 % della capacità di produzione mondiale delle batterie al litio si trovava nell’UE. Mentre il 66 % era localizzato in Cina e il 20 % in Corea del Sud, Giappone e altri paesi asiatici. Bruxelles punta a mettersi sulla scia di Pechino superando tutti gli altri paesi con una strategia articolata. Da un lato rafforzare la capacità di energy storage prodotto sul continente, attraverso un’alleanza industriale larga. Dall’altro il potenziamento del riciclo, con nuovi target in corso di adozione in queste settimane.
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“Le batterie sono fondamentali per una Europa che vuole essere protagonista sulla scena industriale mondiale, guidare la transizione verso le energie pulite e puntare all’autonomia strategica” ha dichiarato Annemie Turtelboom, il Membro della Corte che dirigerà l’audit. “La Corte esaminerà se l’azione dell’UE promuove un boom delle batterie in Europa e contribuisce ad una catena del valore competitiva e sostenibile”.
Secondo la tabella di marcia della Commissione, entro il 2025 la produzione europea di batterie dovrebbe quasi decuplicare rispetto al 2020, passando da 44 GWh a 400 GWh. Una crescita rapida, trainata soprattutto dal boom di EV (solo nel 1° quadrimestre 2022 la loro quota di mercato in UE è raddoppiata). Per garantire questi risultati, spiega la Corte dei conti, l’UE si deve garantire un accesso sicuro alle materie prime e sfruttare al meglio tutte le sue carte.
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La strategia UE sulle batterie europee sarà quindi analizzata in base alla coerenza con le strategie più generali in materia di neutralità climatica e di mobilità sostenibile. Gli auditor si accerteranno inoltre della scelta degli strumenti più adeguati per stimolare il settore dello storage, fortemente trainato dall’industria. E verificheranno anche come sono stati spesi i finanziamenti per la ricerca dal 2014 al 2020.