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Nasce l’Alleanza Italiana batterie, il patto fra ricerca e industria

Ministro Patuanelli: “Questa piattaforma rafforzerà la nascente value chain italiana”. Tra i compiti della nuova intesa anche quello di definire le priorità nazionali di R&I sul breve e lungo periodo

Alleanza Italiana batterie
Foto di muhammad faizuddin bin tukiran da Pixabay

La nuova Alleanza Italiana Batterie sarà coordinata dell’ENEA

(Rinnovabili.it) – È stata inaugurata lo scorso venerdì l’Italian Battery Alliance (Alleanza Italiana Batterie), la piattaforma tecnologia dedicata all’energy storage. Promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, la nuova alleanza avrà un compito impegnativo: replicare entro i confini nazionali quell’accordo tra mondo della ricerca e industria, lanciato a livello comunitario dalla European Battery Alliance.

L’obiettivo principale è essenzialmente fare squadra. L’Alleanza Italiana Batterie creerà, infatti, un’unica voce nazionale sull’accumulo chimico, accentrando competenze e know how di imprese e scienziati. “Questa iniziativa ha una valenza particolarmente strategica”, spiega il Ministro Stefano Patuanelli.

Rafforzerà la nascente value chain italiana – afferma il Ministro – creerà le condizioni per lo sviluppo di una industria competitiva delle batterie e accoglierà le sollecitazioni degli stakeholder, imprese, centri di ricerca, associazioni imprenditoriali in un settore di primo piano a livello di politica industriale ed energetica”. Ma soprattutto permetterà di partecipare ai tavoli europei “in maniera più coesa e coordinata”.

Primi fermenti sull’accumulo elettrochimico in Europa

Il valore del mercato delle batterie prodotte in Europa potrebbe raggiungere i 250 miliardi di euro entro la metà del 2020. E al di là dell’impulso allo sviluppo “collaborativo” impartito da Bruxelles all’intero Blocco, alcuni Stati Membri si sono già mossi nei confini nazionali per strutturare il rapporto tra R&S e industria. In primis, la Germania, il cui governo ha creato un fondo da 1 miliardo di euro per sostenere ricerca e sviluppo nel campo dell’accumulo; le risorse stanno alimentando una serie di programmi di R&I lungo l’intera catena del valore delle batterie (celle, materiali, processi, tecnologie), per favorire il trasferimento ad applicazioni industriali. Stesso percorso per Francia e Slovacchia con le rispettive piattaforme di collaborazione tecnologica, l’Alliance Nationale de Coordination de la Recherche pour l’Energie, e la Slovak Battery Alliance.

Con la nuova Alleanza Italiana batterie, anche il Belpaese si inserisce formalmente in questi primi fermenti europei sull’energy storage. L’iniziativa sarà coordinata dall’ENEA, già guida del gruppo di lavoro nazionale sulle batterie nell’ambito del SET Plan, come sottolinea il presidente dell’Agenzia, Federico Testa. “L’ENEA ha presidiato sin dall’inizio le iniziative europee sulle tecnologie di accumulo, favorendo il più ampio coinvolgimento degli stakeholder italiani e partecipando ai tavoli europei con ruoli di rilievo nella governance e nel management. Vogliamo contribuire allo sviluppo di un’industria nazionale ed europea in grado di assicurare i volumi necessari alla mobilità elettrica e alle esigenze di accumulo stazionario a supporto della rete elettrica, ovviando all’attuale situazione di dipendenza dai Paesi Asiatici”.

La Piattaforma Italiana Batterie lavorerà per creare le condizioni di sistema affinché la partecipazione delle realtà italiane ai futuri programmi internazionali e comunitari sia più ampia. Per questo motivo dovrà:

  • individuare le potenzialità di rafforzamento della catena del valore
  • definire le priorità nazionali di R&I di breve e lungo periodo in una roadmap tecnologica; 
  • mettere a sistema le agende di R&I di ricerca e industria a livello nazionale; 
  • favorire l’allineamento dei programmi/iniziative di finanziamento pubblico ai diversi livelli nazionale/regionale, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali e promuovere lo sviluppo tecnologico e l’iniziativa industriale.