Le previsioni 2030 per l’accumulo energetico nel mondo
(Rinnovabili.it) – Tra progressi tecnologici, caro bollette e decarbonizzazione, l’accumulo energetico nel mondo potrebbe spiccare il volo. I recenti sviluppi, soprattutto sul piano politico, stanno favorendo le energie rinnovabili e con esse quelle di stoccaggio. Dall’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti alle nuove indicazioni del Piano comunitario REPowerEU, oggi il comparto dell’energy storage va arricchendosi di sostegni, che potrebbero anche ridefinire il mercato. Ma la strada verso il successo è ancora disseminata di ostacoli. Il perché lo spiega BloombergNEF (BNEF) che, nel suo ultimo Energy Storage Market Outlook, fornisce previsioni aggiornate per l’accumulo energetico nel mondo.
Secondo la società di ricerca entro il 2030 il pianeta potrebbe vantare 411 GW di impianti di storage. O 1.194 GWh volendo fornire il dato della futura capacità. Valori ben oltre quelli attuali. Alla fine del 2021 risultavano, infatti, in funzione impianti per un potenza cumulata di 27 GW e una capacità complessiva di 56 GWh. “Si stima – scrive BNEF – che nuovi impianti di accumulo di energia (387 GW/1.143 GWh) verranno aggiunti a livello globale dal 2022 al 2030, più dell’intera capacità di generazione elettrica del Giappone nel 2020. Gli Stati Uniti e la Cina rimarranno i due mercati più grandi, rappresentando oltre la metà degli impianti di accumulo globali entro la fine del decennio. L’Europa, tuttavia, sta recuperando terreno con un significativo aumento della capacità alimentata dall’attuale crisi energetica”.
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I nuovi ostacoli dell’energy storage mondiale
Per gli analisti la guerra russa in Ucraina sta avendo un chiaro impatto sulle installazioni di batterie e altri dispositivi di stoccaggio. Il movimento si nota soprattutto nel segmento residenziale dove sempre più consumatori stanno cercando nuove fonti di approvvigionamento per affrontare il caro bollette. La strada risulta tuttavia ancora in salita e diversi problemi stanno rallentando il mercato dell’accumulo energetico. Dai ritardi nella catena di approvvigionamento all’inflazione, dagli elevati costi di trasporto e ai prezzi delle materie prime in continua crescita, fino ai tempi dilatati dei grandi progetti a casa dei finanziamenti e delle autorizzazioni.
Ma BNEF rimane positiva. “Nonostante i prezzi più elevati del sistema batterie, la domanda è chiara. Ci sarà oltre 1 terawattora di capacità energetica entro il 2030. I più grandi mercati energetici del mondo, come la Cina, gli Stati Uniti, l’India e l’UE, hanno tutti approvato una legislazione che incentiva le implementazioni di stoccaggio dell’energia”.
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