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Il più grande mercato dell’accumulo residenziale? Sarà l’Australia

Gli analisti di Bloomberg NEF stimano che il settore dello storage domestico australiano sia destinato a triplicare durante il 2019

accumulo residenziale

In Australia la domanda di accumulo residenziale sarà sostenuta da 147 milioni in sussidi statali

(Rinnovabili.it) – Nel 2019 l’Australia supererà definitivamente la Germania e indosserà la corona di più grande mercato al mondo per l’accumulo residenziale. A celebrare l’incoronazione è la nuova analisi di Bloomberg New Energy Finance (BNEF), dal titolo “Australia Residential Storage to Triple, Despite High Cost”.

La nazione ha iniziato ad accelerare nello sviluppo dello storage domestico dalla fine del 2016. E in un solo anno, il 2017, è riuscita a triplicare i propri numeri installando quasi i 21.000 accumulatori a batterie nelle case di tutto il paese. “Ora siamo non solo i leader mondiali nell’uso del solare sul tetto, ma anche primi al mondo, per capacità, nell’installazione di accumulatori residenziali”, aveva allora commentato il ministro all’energia Josh Frydenberg. Il trend non dà segni di rallentamento neppure oggi, a due anni di distanza. Al contrario, ancora una volta il comparto è pronto a triplicare i propri risultati.

Secondo gli analisti di BNEF, gran parte del merito va all’Australia meridionale, uno dei mercati più attraenti al mondo quando si parla di accumulo residenziale. Colossi come Sonnen, AlphaESS ed Eguana Technologies stanno già presidiando il territorio per creare strutture di assemblaggio locali e non mancano iniziative particolari. L’azienda di sviluppo immobiliare DLH Projects, ad esempio, sta per completare la sua prima comunità fotovoltaica a Warradale: cinque villette a schiera a due piani ciascuna dotata di un sistema solare da 5kW e una batteria da 7,5kW.

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BNEF prevede che oltre 70.000 famiglie australiane installeranno sistemi a batteria in questo 2019, come mezzo per ridurre le spese elettriche in rapida crescita. La scelta di installare un sistema di accumulo domestico segue l’onda degli impianti fotovoltaici sul tetto e può contare, in Australia,  su oltre 147 milioni di dollari in sussidi statali, oltre a prestiti a basso interesse e schemi di risposta alla domanda. Se l’opposizione federale dovesse vincere le elezioni quest’anno, gli incentivi a disposizioni crescerebbero ancora: le promesse elettorali parlano di ulteriori 200 milioni di dollari per sovvenzionare altre 100.000 batterie domestiche a partire dal 2020.

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