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Accumulo distribuito, Italia e Germania le prime della classe

Le soluzioni “behind the meter” accelerano regalando a Italia e Germania crescite non previste nel settore residenziale

Accumulo distribuito bandi accumulo
Credit: Tesla
Accumulo distribuito bandi accumulo
Credit: Tesla

 

I dati dell’accumulo distribuito e di rete nei principali mercati europei

(Rinnovabili.it) – L’energy storage europeo ha finalmente ingranato la marcia. Negli ultimi due anni il settore è cresciuto ad un tasso del 50% circa e gli analisti immaginano trend importanti anche per il 2018 e il 2019. A fare la differenza nel 2017, però, non è stato tanto l’accumulo di rete quanto gli impianti distribuiti, quelli che in gergo sono chiamati behind the meter o BMT. Si tratta di tutte quelle soluzioni di stoccaggio destinate all’utilizzo in campo residenziale, commerciale o industriale: la posizione di questi sistemi è praticamente “dietro il contatore”, sulla proprietà di chi li ha installati e non sul lato della rete elettrica o dell’utility.

Questa forma di accumulo distribuito è stata la vera leva di crescita dello storage europeo lo scorso anno, installando sistemi con una capacità cumulata totale di 110 MWh. A rivelarlo è il rapporto European Market Monitor on Energy Storage realizzato dalla società di ricerca Delta-EE con l’Associazione europea per lo stoccaggio di energia (EASE).

 

Nel 2017 il mercato dell’energy storage europeo è cresciuto complessivamente del 49%, passando dai 400 MWh del 2016 a oltre 600 MWh. Un trend in linea con le aspettative, spiegano gli analisti. La vera sorpresa è stata il contributo dell’accumulo distribuito nel mercato italiano e in quello tedesco, dove le soluzioni residenziali behind the meter hanno superato qualsiasi aspettativa. Per la precisione l’Italia ha installato circa il doppio di quanto previsto a livello domestico (circa 8mila unità), mentre la Germania ha portato nelle case 3.700 impianti, 600 in più rispetto ai pronostici. Anche i settori BTM commerciali e industriali hanno iniziato a decollare, facendosi spazio soprattutto nel mercato britannico e in quello tedesco, che rimarranno i principali attori di questo settore anche nel 2019. Meno performante è stato, invece, l’accumulo di rete. Nel 2017 diversi progetti UK sono stati bloccati, riducendo le installazioni complessive a 90MWh.

 

>>Leggi anche Sistemi di accumulo, quali Paesi dominano il mercato?<<

 

“Nonostante la crescita del mercato sia stata forte nel 2017 – commenta Valts Grintals, Senior Analyst alla Delta-ee – alcuni importanti progetti su scala di rete sono stati posticipati al 2018. Ma questo ritardo è stato compensato da un aumento inaspettato nel settore residenziale; il che significa che il tasso di crescita europeo complessivo è stato mantenuto. Durante la prima metà del 2018, molti dei progetti in ritardo hanno avuto il via libera e ne prevediamo molti altri commissionati nella seconda metà dell’anno […] Nel complesso, le prospettive sono molto positive”.