Scambio di asset e azioni per i principali fornitori energetici della Germania. Si cerca un nuovo modello di business adatto alla transizione energetica
Il mega accordo Eon-RWE mette fine all’aera delle utility integrate
(Rinnovabili.it) – Nome in codice: “Live wire”. Così è stato battezzato il nuovo mega accordo tra Eon e RWE, i due più grandi produttori energetici tedeschi. L’attributo “mega”è più che giustificato dal momento che l’operazione ha tutte le carte in regola per trasformare radicalmente il settore elettrico della Germania. Le due storiche rivali hanno deciso, infatti, di “deporre le armi” per lanciarsi un complesso scambio di asset e quote azionarie. Eon acquisterà una quota 76,8 per cento di Innogy, società di RWE in attiva sul fronte delle rinnovabili, delle reti e del retail per circa 20 miliardi di euro, con l’obiettivo – in un secondo tempo – di passare a RWE tutti gli asset legati alle energie rinnovabili. Nel contempo RWE entrerà nel capitale di Eon con una partecipazione del 16,67 per cento attraverso un aumento di capitale.
I Cda di entrambe le aziende devono ancora approvare la transazione che sarà sottoposta, in caso di via libera, anche all’ok delle autorità competenti. Ma se dovesse andare in porto, si modificherebbe completamente l’assetto del mercato elettrico tedesco, mettendo fine all’era delle utility integrate che generano elettricità, possiedono la rete di fornitura e controllano il rapporto con il cliente. “La transazione dimostra che l’industria ha rinunciato al valore dell’integrazione verticale”, afferma un analista del settore dalle pagine del Financial Times, spingendosi a definire questo tipo di operazioni oramai “inevitabili”.
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Di certo lo sono per la Germania. L’annuncio a sorpresa della Merkel, nel 2011, dell’abbandono progressivo del nucleare ha colpito in maniera profonda il settore elettrico, con costose perdite e svalutazioni pesantissime. Una stangata a cui si è velocemente unito il peso della rapida crescita delle energie rinnovabili tedesche. Il settore green ha fatto precipitare i prezzi all’ingrosso dell’elettricità e intaccato i profitti delle utility. Per il Financial Times ci sono pochi dubbi: la mega operazione tedesca è destinata a provocare onde d’urto in tutta l’industria energetica europea. A conti fatti l’accordo è destinato a rendere Eon il più grande operatore europeo di distribuzione e vendita di elettricità, mentre RWE sarà il secondo produttore di energia verde del continente. E soprattutto, gli asset “verdi” tedeschi si mettono così definitivamente al riparo dalle mire di quei competitor stranieri – tra cui anche Enel – che avevano nei mesi scorsi mostrato interesse per Innogy.
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