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L’ONU chiede l’accesso all’energia per tutti prima del 2030

L'ONU chiede l'accesso all'energia per tutti prima del 2030

 

(Rinnovabili.it) – Prima del 2030 dobbiamo tutto il mondo deve avere accesso all’energia. È la richiesta di Rachel Kyte, CEO della Sustainable Energy for All iniziative (SE4All), istituita dalle Nazioni Unite per vigilare su uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile più importanti concordati a settembre dall’Assemblea generale.

La possibilità di accedere a fonti energetiche moderne e sostenibili, da parte del miliardo di persone che ancora non possono goderne, dev’essere un imperativo per i leader mondiali: secondo il segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon, il raggiungimento di questo obiettivo potrebbe salvare 4,3 milioni di vite l’anno. A tanto ammontano, infatti, le morti premature per l’inquinamento prodotto dalle stufe che bruciano scarti di origine animale, cherosene, legna o carbone, utilizzate da 3 miliardi di persone sul pianeta.

 

L'ONU chiede l'accesso all'energia per tutti prima del 2030 2L’urgenza per il raggiungimento dell’accesso universale all’energia è dovuta all’importanza di questo traguardo per poter raggiungere altri obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030: ad esempio eliminare la fame o fornire a tutto il mondo acqua potabile e servizi igienici.

«Non si può partorire in modo sicuro se l’ostetrica tiene una torcia tra i denti», ha detto Kyte, citando un esempio utilizzato da Gro Harlem Brundtland, ex primo ministro norvegese considerata madre del concetto di sviluppo sostenibile.

Porre fine alla povertà energetica prima del 2030 è essenziale, secondo Kyte, per garantire che lo sviluppo economico non lasci indietro molte persone. Nel frattempo, però, le emissioni climalteranti devono essere ridotte più rapidamente di quanto i governi si sono impegnati a fare. Solo così sarà possibile tenere le persone al sicuro dai peggiori impatti del riscaldamento globale. Ciò significa che l’energia per tutti «deve arrivare da fonti rinnovabili per quanto possibile», ha aggiunto Rachel Kyte. Il fotovoltaico ha raggiunto costi così appetibili da candidarsi a sistema perfetto per soddisfare le necessità di molte comunità rurali che vivono off grid, ma servono forti impegni a livello finanziario.

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