Per il settore bancario, l’arrivo dei nuovi decreti ministeriali sulle rinnovabili porterà buone opportunità di finanziamento in un comparto anticiclico rispetto alla crisi
“I nuovi decreti ministeriali sulle rinnovabili – si legge in una nota stampa dell’ABI – rappresentano un compromesso tra diverse esigenze: da un lato, la necessità di ridurre l’onere sulla bolletta elettrica degli incentivi alle energie rinnovabili e tenere maggiormente sotto controllo la spesa complessiva; dall’altro, continuare a sviluppare le energie rinnovabili favorendo il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020”. La green economy, infatti, è per l’ABI un comparto su cui è necessario puntare per far ripartire la crescita nel nostro Paese. Anticicliche e in controtendenza rispetto alla congiuntura economica poco favorevole di questi ultimi anni, le rinnovabili hanno oltretutto registrato un forte incremento: secondo i dati diffusi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in solo un anno la produzione lorda complessiva sarebbe passata dai 76.000 GWh del 2010 agli 84.000 GWh del 2011. Oltre ai decreti, le banche guardano con soddisfazione anche al Fondo Kyoto, che può essere un altro utile strumento per stimolare la domanda di innovazione e di efficienza energetica e rimettere in moto l’intero comparto industriale.