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Legge di stabilità, ecco cosa prevede il provvedimento

Legge di stabilità, ecco cosa prevede il provvedimentoSono diverse le disposizioni in materia di ambiente contenute nella Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014) in vigore dal 1° gennaio 2014.

Sono previsti 180 milioni destinati alla difesa del suolo. Il Ministero dell’Ambiente verificherà, entro il 1° marzo 2014, la compatibilità degli accordi di programma e dei connessi cronoprogrammi con l’esigenza di velocizzare gli interventi in relazione alle situazioni di massimo rischio per l’incolumità delle persone; entro il 30 aprile i soggetti impegnati in interventi contro il dissesto idrogeologico dovranno finalizzare le risorse disponibili presentando specifica informativa al CIPE; nel caso in cui i lavori non partano entro il 31 dicembre 2014 ci sarà la revoca del finanziamento statale. Ora, chi contamina un’area verde dovrà accollarsi anche le spese di recupero della zona sottoposta a inquinamento.

 

Viene inoltre creato un apposito Fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2014, 30 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016 per finanziare un piano di tutela e gestione delle risorse idriche finalizzato a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani.

Infine è istituito un Fondo di 30 milioni per il 2014 e altri 30 per il 2015 per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive.

Sparisce la Tares arriva la Tari, uno dei due componenti della nuova “Iuc” (articolo 1, comma 639, legge 147/2013). L’altra componente della “Iuc” è la Tasi, il tributo che finanzia i servizi indivisibili dei Comuni. Presupposto della nuova tassa rifiuti è il possesso di locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. I Comuni però, con regolamento, possono commisurare la tassa alle quantità e qualità medie dei rifiuti prodotti per unità di superficie. Sempre con regolamento, il Comune può disporre riduzioni della Tari (ad esempio, abitazioni con unico occupante, o ad uso stagionale). Il tributo non è dovuto in relazione alla quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di avere avviato al recupero.

Per le spese di riqualificazione energetica, è confermata la detrazione con aliquota al 65% nel 2014 e al 50% nel 2015; nel 2016 si tornerà al 36%. Per le ristrutturazioni edilizie, lo sconto fiscale sarà pari al 50% nel 2014, al 40% nel 2015 e al 36% nel 2016.