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DLgs carburanti alternativi: le prime mosse energetiche del Governo Gentiloni

Tra produzione e infrastrutture di carburanti alternativi, il CdM approva i nuovi decreti di recepimento delle direttive europee

Dlgs Carburanti alternativi, le Regioni dicono sì ma con riserva

 

(Rinnovabili.it) – Produzione e distribuzione dei carburanti alternativi: sono questi i temi al centro dei due decreti legislativi approvati ieri –  uno in via preliminare, l’altro in via definitiva – in Consiglio dei Ministri. Provvedimenti attuativi delle ultime direttive europee in materia, i due D.Lgs. introducono diverse novità nel settore dei carburanti e dei trasporti italiani.

 

A cominciare dalla possibilità, per la prima volta, di conteggiare i biocarburanti ad uso aviazione (finora esclusi dal campo di applicazione della normativa di settore) ai fini del raggiungimento dell’obbligo di riduzione delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dei carburanti e dell’elettricità fornita. La misura è contenuta nel decreto sulla qualità della benzina e del combustibile diesel e la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili che recepisce direttive comunitari 2015/652 e 2015/1513.

 

Il provvedimento approvato dal CdM in esame preliminare, fornisce ulteriori precisazioni sugli obblighi di comunicazione da parte dei fornitori di carburanti agli Stati membri e sui cosidetti “biocarburanti a basso rischio di cambiamento indiretto di destinazione dei terreni”. Inoltre introduce di un tetto massimo (7 % del consumo finale di energia nei trasporti nel 2020) al contributo dei biocarburanti prodotti a partire dai cereali e da altre colture amidacee, zuccherine e oleaginose, così come da colture coltivate su superfici agricole come colture principali soprattutto a fini energetici. Tra le novità anche l’introduzione di un sotto obiettivo per i biocarburanti avanzati, ossia quelle provenienti da alghe e rifiuti, e una revisione delle premialità previste per i biofuel, rendendo più rigoroso l’attuale sistema di tracciabilità.

 

 

Nella stessa giornata il Consiglio dei Ministri ha approvato, stavolta in via definitiva l’attuazione della direttiva 2014/94/UE – nota anche come Direttiva Dafi, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. Nello specifico il provvedimento prevede l’adozione di un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei biofuel, gas naturale compresso, gnl e dell’elettricità nel settore dei trasporti e della relativa infrastruttura, con precisi obiettivi vincolanti. Sono invece facoltativi gli obiettivi per idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e gpl.

 

A sostegno della realizzazione degli obiettivi del quadro strategico nazionale nelle sue varie articolazioni, il DLgs prevede misure per la semplificazione delle procedure amministrative previste nel Titolo IV. Sono previsti inoltre, a tutela dei consumatori specifici obblighi relativi alle informazioni, che devono essere chiare, circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei punti di ricarica e rifornimento.