Fiorio e Braga (PD): ““L'adozione del nuovo testo base sul ddl consumo di suolo è un passaggio importante, che rimette in moto sui giusti binari l'iniziativa legislativa del Parlamento"
(Rinnovabili.it) – Passo avanti verso nuovo testo base per il ddl sul consumo di suolo. Il documento è stato presentato ieri dagli onorevoli Chiara Braga e Massimo Fiorio ed è ora all’esame delle Commissione congiunta Ambiente e Agricoltura della Camera. La nuova formulazione, accolta da molti addirittura come “un epocale cambio di paradigma”, detta principi fondamentali per la valorizzazione e la tutela del terreno, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica. In coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea circa il traguardo del consumo di suolo pari a zero da raggiungere entro il 2050, il testo definisce la riduzione progressiva, in termini quantitativi, a livello nazionale rifacendosi al meccanismo ereditato dalla proposta già condivisa con le Regioni.
“Con questo testo di legge – spiegano in una nota stampa Braga e Fiorio – si introducono nella normativa vigente i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo di suolo, attraverso la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola […] Il nostro obiettivo non è avere una legge di bandiera e nemmeno una norma punitiva nei confronti dell’attività edilizia. Quello che vogliamo garantire è un’effettiva salvaguardia del suolo dai rischi di un’edificazione sconsiderata, come purtroppo è avvenuto in passato, e nello stesso tempo sostenere con misure positive le azioni di riuso e rigenerazione urbana che devono rappresentare il futuro dell’edilizia”.
Il lavoro che spetta ora la Camera è quello di lavorare sugli emendamenti che verranno presentati dai gruppi, per verificare fino in fondo la possibilità di ulteriori modifiche migliorative. Ma intanto c’è già chi esulta come il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che apprezza come nella nuova formulazione del si preveda non solo un sistema d’incentivi, ma anche l’abrogazione del comma 8 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che destinava i proventi dei titoli abilitativi edilizi alla spesa corrente delle Amministrazioni locali. “La proposta Braga-Fiorio, alla quale proporremo ulteriori miglioramenti – sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani – pone le premesse di una prossima Legge di Governo del Territorio innovativa che ci auguriamo sappia liberare le energie latenti nella rigenerazione urbana, salvaguardando i paesaggi italiani: sarebbe finalmente il superamento dell’urbanistica “di parte”, per rispondere non ideologicamente ai temi della tutela ambientale, investendo nel rinnovo urbano e delle periferie”.