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La UEFA lancia le linee guida sull’economia circolare

Svelato in una tavola rotonda mercoledì 8 settembre, il documento interviene a normare il settore, traghettandolo verso la transizione ecologica

UEFA economia circolare
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L’Unione mira ad incorporare in tutte le operazione l’approccio “4R”: riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero

(Rinnovabili.it) – Mercoledì 8 settembre, nell’ambito della settimana Rifiuti Zero e del lancio della UEFA Football Sustainability Strategy 2030, la Federazione ha presentato le nuove linee guida sull’economia circolare, uno degli 11 pilastri costituenti la Strategia. La preparazione del documento ha visto la partecipazione di esperti del settore di tutto il calcio europeo, di esponenti politici e imprenditori. 

“L’economia circolare è un pilastro importante della Football Sustainability Strategy 2030 della UEFA – ha detto Michele Uva, responsabile sociale della UEFA calcio – Non vedo l’ora di vedere queste linee guida tradotte in azioni tangibili all’interno della UEFA, attraverso gli eventi UEFA e in modo collaborativo in tutto il calcio europeo per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi ambiziosi intorno a zero rifiuti di plastica e rifiuti alimentari.”

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Le linee guida UEFA per l’economia circolare

Chi si chiedesse cos’è l’economia circolare applicata allo sport, soprattutto a certi livelli, si potrebbe scoprire che anche il mondo del calcio può dare un importante contributo. La regolamentazione presentata dalla UEFA nei giorni scorsi mira ad ottimizzare il consumo e del ciclo di vita dei prodotti, con attenzione a quelli alimentari, agli imballaggi e a quelli di marca, durante le attività e gli eventi pubblici dell’organizzazione.

L’obiettivo ultimo è riuscire a far proprio l’approccio delle “4R” (ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare) in tutte le operazioni entro il 2030, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale del calcio sull’ambiente

Il documento è diviso in tre sezioni: una in cui si spiega cosa si intende per economia circolare e per approccio 4R; una in cui si elencano le buone pratiche di economia circolare nel food and beverage, applicabili al settore del calcio; una, infine, sui prossimi ambiti in cui la UEFA ha intenzione di interessarsi all’economia circolare, che sono energia e acqua, abbigliamento e attrezzature e materiali per eventi. 

Le linee guida sull’economia circolare saranno uno strumento per tutte le associazioni nazionali, le leghe e i club UEFA, ma anche per gli sponsor, gli organizzatori di eventi e le altre parti interessate, per portare il mondo del calcio verso gli obiettivi del 2030. Già nel corso della scorsa stagione molti club hanno testato le idee proposte, dando vita a un database di buone pratiche, costruito grazie a un approccio collaborativo. 

Emmanuelle Maire, capo unità Economia circolare, direzione generale Ambiente, Commissione europea, ha commentato così le linee guida UEFA: “Accogliamo con favore il lancio delle linee guida UEFA sull’economia circolare. Incoraggiamo i club, le associazioni nazionali, i giocatori e i tifosi a ridurre il loro impatto ambientale adottando azioni concrete come la riduzione dei rifiuti alimentari e di plastica, la separazione dei rifiuti, l’utilizzo di prodotti riutilizzabili o l’acquisto di prodotti verdi con il marchio Ecolabel UE. Attendiamo con impazienza le prossime misure della UEFA per ridurre l’uso di energia e acqua. Insieme, possiamo unire i nostri sforzi e guidare la transizione verso un’economia sostenibile e circolare”.