Inceneritori fuori dalla tassonomia UE, vincono recupero e riciclo
(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea ha pubblicato, piuttosto in sordina, un nuovo atto delegato al regolamento sulla tassonomia che definisce le attività economiche “sostenibili”. La tassonomia UE, nata per guidare gli investimenti privati verso la neutralità climatica entro il 2050, dovrebbe canalizzare meglio i flussi monetari verso attività che non provocano un danno ambientale significativo.
Tuttavia, il processo regolamentare è finito più volte sotto i riflettori, per l’inclusione di gas e nucleare tra le attività elencate, per la pressione sull’inserimento degli inceneritori e il pericolo di annessione degli allevamenti intensivi. Anche questa volta non le reazioni sono contrastanti, ma sul fronte dell’economia circolare gli ambientalisti possono tirare un sospiro di sollievo, perché gli inceneritori sono rimasti fuori dalla tassonomia. L’atto delegato ambientale copre anche temi come l’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento e la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Il documento è aperto alla consultazione pubblica fino al 3 maggio prossimo.
Le novità per l’economia circolare
I criteri per il design del packaging in plastica sono in cima all’elenco: gli imballaggi che entreranno nella tassonomia dovranno essere progettati per essere riutilizzabili o contenere almeno il 65% di materiale riciclato meccanicamente (50% per alcuni tipi di packaging) o biowaste. Quando questo è impossibile (o economicamente non sostenibile), viene ammessa anche materia prima seconda da riciclo chimico.
I materiali elettrici ed elettronici, invece, devono essere progettati per durare a lungo, riparati e smantellati il più possibile pezzo per pezzo. Se incorporano batterie, devono garantire che siano facilmente rimovibili e sostituibili dall’utente, senza richiedere l’uso di strumenti specializzati o fornendoli gratis. Dall’altro lato della filiera, anche le attività di riparazione, che allungano la vita degli oggetti, sono incluse nell’elenco dei buoni, così come chi vende pezzi di ricambio al di là degli obblighi di legge, oggetti di seconda mano o fornisce beni in affitto o in sharing.
Gestione dell’acqua e dei rifiuti
Strutture per il recupero del fosforo dalle acque reflue, sono inclusi nella tassonomia, ma Bruxelles guarda soprattutto a come ridurre le attività estrattive di acqua potabile, vista la siccità: perciò ha incluso nel suo elenco anche la costruzione, l’ampliamento, la gestione e il rinnovo di impianti per la produzione di acqua di recupero, impianti per la raccolta delle acque piovane e meteoriche e impianti la raccolta e il trattamento delle acque grigie.
Anche la raccolta differenziata entra nella tassonomia UE come previsto: saranno considerate sostenibibili le attività di gestione, costruzione e ammodernamento di impianti di raccolta e separazione dei rifiuti non pericolosi, pericolosi e organici.
Nel campo dell’edilizia, sarà considerato sostenibile chi – durante attività di costruzione o demolizione – avvia a riuso o riciclo almeno il 70% delle macerie non pericolosi generati sul posto. Per le strade, un contributo sostanziale all’economia circolare è considerato l’avvio a riciclo di tutto il materiale di risulta.