Rinnovabili

Batterie second-life: a Torino un hub per dare nuova vita agli accumulatori

Batterie second-life: R-Lab a Torino, hub per il riutilizzo degli accumulatori
Fonte Reefilla

Il mercato globale delle batterie second-life sta vivendo una crescita esponenziale. E sta passando da 1.200 milioni di dollari nel 2024 a 4.700 milioni di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 25,5%.

Uno sviluppo alimentato dalla crescente domanda di soluzioni di stoccaggio energetico a basso costo; dall’integrazione delle energie rinnovabili e dall’aumento del numero di batterie esauste dei veicoli elettrici ancora dotate di una significativa capacità residua. Inoltre, le preoccupazioni ambientali e la spinta verso la sostenibilità stanno accelerando l’adozione di queste batterie, riducendo i rifiuti e la necessità di estrarre nuove materie prime.

Hub innovativo per allungare la vita delle batterie

Le batterie second-life, infatti, possono contribuire in modo importante alla stabilità della rete elettrica, immagazzinando l’energia rinnovabile in eccesso per rilasciarla nei momenti di picco della domanda. Reefilla, azienda italiana specializzata nella progettazione avanzata di sistemi mobili di accumulo di energia, ha sviluppato un hub di innovazione dedicato alla valutazione, al riutilizzo e alla gestione avanzata degli accumulatori.

Si chiama R-Lab | Battery & Energy Competence Center, il centro torinese che ora può contare sul contributo pubblico di 500mila euro ottenuto grazie al bando della Regione Piemonte, “Consolidamento patrimoniale e crescita delle startup innovative”.

Cosa fa R-Lab? AI al servizio delle batterie second-life

Obiettivo di R-Lab – ecosistema che comprende uffici, laboratori e linee di produzione – è lo sviluppo di nuove tecnologie per il testing, la qualifica e la gestione avanzata delle batterie delle auto elettriche a fine vita, per fare in modo che siano efficienti e possano avere una buona seconda vita.

Si stima che entro il 2030, oltre 420mila tonnellate di batterie in Europa avranno esaurito il loro primo utilizzo, per cui capirne lo stato di salute è fondamentale. Nel centro di Torino, moduli e celle sono smontati da un veicolo elettrico, solo per fare un esempio. E vivono la loro seconda vita – altri 3-5 anni – in sistemi di accumulo per energie rinnovabili o in dispositivi di storage portatili.

“Stiamo sviluppando una soluzione innovativa basata sull’intelligenza artificiale per stimare rapidamente lo stato di salute di una cella o di un modulo, senza bisogno di dati storici. Questo approccio ci permetterà di migliorare l’efficienza e la sostenibilità nella gestione delle batterie“, spiega Piera Di Prima, ingegnere dei materiali che dirige le attività di R&D di R-Lab.

L’azienda – startup italiana fondata nel 2021 a Torino da Marco Bevilacqua, Pietro Balda e Gabriele Bergoglio, tre ex ingegneri di FCA – offre soluzioni innovative per la mobilità elettrica, tra cui un servizio di ricarica mobile per veicoli elettrici e lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico basati su batterie di seconda vita.

Servizi per la mobilità sostenibile

Nel novembre 2024, Reefilla ha concluso un aumento di capitale di 4,5 milioni di euro, guidato da CDP Venture Capital attraverso il Fondo Green Transition-PNRR. Ed ora questo secondo finanziamento “è una conferma del valore della nostra visione: rendere l’economia circolare una realtà concreta nel mondo delle batterie. Il Bando Consolidamento non è solo un supporto economico, ma un segnale chiaro che stiamo andando nella direzione giusta. Ci permetterà di rafforzare la nostra crescita e amplificare il messaggio che le batterie non sono un problema, ma una risorsa da valorizzare.” Gabriele Bergoglio, Co-Founder e Finance Officer di Reefilla.

Il Competence Center si propone infatti come un punto di riferimento per professionisti, ricercatori
e ingegneri che vogliono contribuire allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo
dell’energy storage. E tra l’altro, l’azienda sta cercando nuove leve: per cui spazio a chi vuole mettersi in gioco. (P.T.)

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