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Riuso degli imballaggi: inizia il sabotaggio del regolamento UE

riuso degli imballaggi
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L’industria è preoccupata per i target ambiziosi di riuso degli imballaggi e fa pressioni sugli eurodeputati

(Rinnovabili.it) – Il nuovo regolamento europeo sul packaging perde pezzi: gli obiettivi di riuso degli imballaggi nel settore della ristorazione (art. 26) sono spariti. E per una volta non sono gli stati membri a intaccare l’ambizione della normativa, ma direttamente il Parlamento Europeo. Normalmente, l’assemblea gioca un ruolo di pungolo nei negoziati a tre sulla legislazione dell’UE, cercando di alzare l’asticella. Questa volta no. 

Lo riporta Euractiv, sito di notizie specializzato nel monitorare l’attività legislativa dell’UE. Secondo la testata, la deputata Belga del gruppo liberale Renew Europe, Frédérique Ries, delegata a seguire la legislazione, avrebbe rimosso gli obiettivi di riuso e riciclo del packaging che la Commissione Europea aveva proposto per il settore HORECA. Ora l’inversione a U verrebbe incontro alle richieste del settore privato. I target europei prevedevano, nella proposta originaria, che il 20% delle vendite di bevande da asporto dovesse essere fornito in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili entro il 2030. Nel 2040 l’obiettivo schizzava all’80%. Per il cibo da asporto, l’obbligo di packaging riutilizzabile andrebbe invece dal 10% del 2030 al 40% del 2040.

I distributori di packaging temono per il loro business, oggi prevalentemente basato sull’usa e getta. La lobby delle bevande analcoliche UNESDA ha chiesto un’ulteriore analisi ambientale ed economica di questo regolamento, proposto da Bruxelles lo scorso novembre. Il direttore generale della Federazione europea dei produttori di cartone ondulato, Eleni Despotou, ha sottolineato diversi problemi con il riuso, che impatterebbe sul settore dei trasporti. Soprattutto per le filiere lunghe, sostengono le imprese, è impossibile prevedere il riutilizzo: troppo difficile, costoso e inquinante rimandare al mittente i contenitori usati per poterli riempire nuovamente.

Socialisti e Democratici e Verdi pensano invece che occorra supportare la proposta della Commissione, e costringere le imprese a cambiare il modello di business. Nei prossimi mesi il Parlamento UE dovrà raggiungere una sintesi e produrre la sua posizione unitaria, da confrontare poi con quella degli stati membri e della Commissione. Da questo trilogo, che si preannuncia non facile, uscirà il regolamento definitivo.

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