Il termovalorizzatore di Roma si farà. Il sindaco della capitale Roberto Gualtieri, ottiene anche l’appoggio degli industriali sul termovalorizzatore di Santa Palomba, illustrando al Consiglio Generale di Unindustria il progetto che promette di cambiare il destino infausto della città eterna nella (mala)gestione del ciclo dei rifiuti. Circa 150 gli imprenditori e dirigenti di aziende che a vario titolo rappresentano l’imprenditoria romana e laziale, che hanno ascoltato come sarò riqualificato il quadrante di Santa Palomba, luogo scelto per la realizzazione del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti di Roma, il cui cantiere partirà a marzo 2025.
Termovalorizzatore Santa Palomba, pieno sostegno di Unindustria
Plauso da parte di Unindustria al progetto capitolino, come si legge anche in una nota diffusa dall’organizzazione: “Abbiamo sempre sostenuto il Progetto per la costruzione di un termovalorizzatore, perché rappresenta una risposta concreta ad anni di incertezze e crisi sulla gestione e sulla chiusura del ciclo dei rifiuti della Capitale. Questa infrastruttura, infatti, non solo rappresenterà un passo verso una gestione più efficiente, ma ridurrà l’impatto ambientale dell’intero ciclo dei rifiuti di Roma con emissioni 80 volte inferiori rispetto a quello che avveniva con il ricorso alla discarica e con un impatto ambientale paragonabile a quello di una strada trafficata“.
E questo è certamente il primo punto di interesse, ovvero una diminuzione dell’inquinamento collegata ad una cattiva gestione del ciclo rifiuto, ma anche opportunità di valorizzazione economica per l’area di Santa Palomba, secondo Unindustria.
“Siamo convinti che il termovalorizzatore, inoltre, possa rappresentare un’occasione e un volano per l’Area di Santa Palomba”, che “è uno dei motori del PIL regionale in cui si produce quasi il 9% del valore aggiunto industriale dell’intero Lazio ma che, con una giusta pianificazione e investimenti mirati in infrastrutture, fisiche e digitali, può diventare un modello di polo industriale avanzato e sostenibile, ancora più attrattivo e in grado di valorizzare le eccellenze produttive già presenti, come il farmaceutico“.
Roma come Copenaghen
Insomma Roma sta scaldando i motori, pronti per una nuova fase, si spera al passo con i tempi e con le migliori pratiche delle metropoli moderne. Ed il sindaco Gualtieri, che nei mesi scorsi in uno video su Instagram aveva mostrato la modernità di un impianto a Copenaghen, in Danimarca, modello di ispirazione per Roma, non può che ringraziare al sostegno degli industriali, sostenendo che si tratta di “un impianto fondamentale per la chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma, e al tempo stesso un’opportunità per il rilancio di Santa Palomba, a partire dall’area industriale, nel segno dell’innovazione, della sostenibilità e del miglioramento della dotazione infrastrutturale”.
I numeri del termovalorizzatore di Santa Palomba
L’impianto di Santa Palomba sarà in grado di smaltire 600 mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati, producendo energia elettrica che potrà alimentare le utenze di 200 mila famiglie; produrrà un milligrammo di polveri sottili per metro cubo, ma potrà recuperare 10 mila tonnellate l’anno di acciaio, 2 mila d’alluminio, 1.600 di rame. Come detto il cantiere partirà all’inizio della primavera 2025, e nell’estate del 2027 si potranno trattare i primi rifiuti di Roma, evitando di far viaggiare i rifiuti della capitale per migliaia di chilometri per essere smaltiti in altre regioni d’Italia.
Potenziamento delle infrastrutture di trasporto
Entrando nel dettaglio progettuale sviluppato dal Campidoglio, si prevede il potenziamento del sistema di infrastrutture, specialmente quelle di trasporto per favorire l’intermodalità gomma-ferro, supportata dall’implementazione del Polo Logistico di Pomezia Santa Palomba: da una parte si prevede il potenziamento ferroviario, per non gravare ulteriormente sul trasporto su gomma, sfruttando tutto il potenziale della stazione “Pomezia-Santa Palomba,” dall’altra il potenziamento stradale con un intervento di adeguamento stimato in 10 milioni di euro.