Metrofood-IT ha elaborato una serie di indicazioni con l'obiettivo di sensibilizzare su un tema molto importane, che spreca non solo cibo, ma anche risorse e tanti soldi
Continuiamo a sprecare troppo cibo. Troppo. Quest’anno il 46% in più del 2023, e gli alimenti più buttati nel secchio sono quelli fondamentali per il corretto nutrimento: frutta fresca, verdure e pane. In Europa, (Rapporto Waste Watcher) gli sprechi complessivi hanno raggiunto 59 milioni di tonnellate, 132 miliardi di euro valore, che tradotto ad personam, si tratta di 70 chili in casa e 12 chili nei ristoranti. Serve un’inversione di tendenza netta rispetto allo spreco alimentare.
Per prevenirlo, è stata ideata una guida destinata ad aziende, decisori politici e consumatori, per promuovere una spesa più consapevole, pratiche di consumo sostenibili, ma anche una gestione più efficiente delle risorse, come il riutilizzo e la valorizzazione degli scarti. Il dossier è stato realizzato da Metrofood-It, coordinata da Enea e finanziata dal Pnrr con circa 18 milioni di euro; la piattaforma coinvolge 110 ricercatori in 5 Centri Ricerche Enea e 8 istituzioni nazionali,
Interventi contro le perdite alimentari
La guida della piattaforma contiene una serie di raccomandazioni rivolte agli operatori del settore agroalimentare, per ridurre le perdite alimentari nel sistema produttivo nella filiera alimentare, mense scolastiche e fuori casa. Qui sotto i punti chiave.
Le raccomandazioni ai consumatori
Diverse le raccomandazioni rivolte a noi consumatori, specialmente nelle occasioni di pranzo/cena fuori casa, che sia nella quotidianità del lavoro, che per occasioni di svago: è buona regola informarsi sugli ingredienti e le porzioni prima di ordinare un piatto intero; ordinare gradualmente quando si mangia negli all you can eat e chiedere al ristorante di avere una doggy bag con gli avanzi del pasto, senza vergognarsi.
Inoltre una buona abitudine può essere quella di utilizzare app o servizi per acquistare a prezzi scontati le rimanenze di giornata, mentre a livello domestico, occorre pianificare i pasti e fare una lista della spesa; utilizzare gli avanzi per creare nuovi piatti e controllare sempre le scadenze. Una buona regola è quella di leggere bene le etichette per distinguere tra ‘da consumarsi entro’ e ‘da consumarsi preferibilmente entro’. Infine conservare gli alimenti correttamente come descritto in etichetta aiuta a non comprometterne la durata, e può essere un’opzione quella di acquistare prodotti prossimi alla scadenza che sono venduti a prezzi scontati.
Spreco alimentare, ridurlo è uno degli obiettivi Agenda 2030
”I suggerimenti includono azioni utili da adottare lungo tutta la filiera alimentare, dalle fasi di produzione al livello territoriale, nelle scuole, in casa e fuori casa, ad esempio nei ristoranti, per creare un sistema più equo e rispettoso dell’ambiente, coinvolgendo con strategie integrate produttori, distributori e consumatori, anche in linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3 dell’Agenda 2030” – sottolinea Chiara Nobili della Divisione Enea Sistemi Agroalimentari Sostenibili – anche perché lo spreco alimentare ha un impatto significativo sull’ambiente, consumando risorse vitali come acqua, suolo ed energia, e generando notevoli emissioni di gas serra che alimentano il cambiamento climatico.