Nel periodo 2004-2022 la produzione di rifiuti aziendali in Italia è diminuita del 17,8%, mentre in tutti gli altri Paesi UE la riduzione è stata intorno al 50%
![Rifiuti aziende, paesi europei dimezzano le tonnellate, ma non l'Italia](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/rifiuti-aziende.jpg)
Possiamo fare di meglio nella produzione e smaltimento rifiuti aziendali. In 19 anni, l’Italia ha ridotto del 17,8% i rifiuti prodotti dalle aziende, un risultato apprezzabile, ma modesto se rapportato con quanto hanno fatto Spagna, Francia e Germania. Il paese iberico, infatti, è in testa ai big d’Europa con il 57,8% di rifiuti prodotti in meno, la Francia -47,8%, la Germania -41,8%. Ecco rispetto alla triade siamo molto indietro, secondo l’analisi realizzata da Interzero, gruppo europeo specializzato nei servizi di economia circolare, che evidenzia la leadership (negativa) del nostro paese in merito alle tonnellate di rifiuti aziendali emessi.
Italia produce troppi rifiuti
Siamo terzi dopo Germania e Francia. Nel 2004, le tonnellate italiane ammontavano a circa 458 milioni, e 19 anni dopo la riduzione non ha superato gli 80 milioni di tonnellate, mentre in Spagna si sono più che dimezzati scendendo da oltre 500 milioni a 213 milioni, e quasi dimezzati in Francia passando da 879 milioni di tonnellate a 459 milioni e in Germania dove nel 2004 erano oltre 1 miliardo e 100 milioni di tonnellate diventate poco più di 641 milioni a fine 2022.
Normativa condiziona smaltimento rifiuti aziendali
“La tendenza rilevata in Italia – afferma Mario Bagna, amministratore delegato di Interzero Italia – è certamente condizionata da una normativa in materia di rifiuti aziendali che negli ultimi vent’anni è stata soggetta a cambiamenti frequenti e a un difficile lavoro di interpretazione da parte delle imprese a cui sono stati chiesti costanti e continui aggiornamenti“.
Rifiuti aziendali, tanti quanto l’Everest
Secondo l’analisi di Interzero (su dati Eurostat), la produzione di rifiuti aziendali nei 27 Paesi membri dell’Unione Europea si è ridotta di circa il 50% dal 2004 al 2022, passando da quasi 7 miliardi e mezzo di tonnellate a 3 miliardi e mezzo quasi quanto l’intero volume (86%) del Monte Everest, la montagna più alta del mondo, e 1.300 volte il volume dell’Etna. La diminuzione più sostenuta si è verificata nel biennio 2008-2009, e da circa 10 anni le tonnellate di rifiuti prodotti dai paesi UE rimangono stabili.
“Un contesto normativo frammentato e talvolta poco chiaro – continua Bagna – può ostacolare l’adozione di strategie innovative, con una difficile propensione agli investimenti, compromettendo la competitività delle nostre imprese che si devono confrontare con un mercato sempre più basato sull’economia circolare“.