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Rifiuti urbani: un patto “verde” per la Capitale

Accordo tra Enea, Camera di commercio di Roma e Unindustria. Al via partnership-pubblico privata per promuovere l’uso efficiente delle risorse

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Foto di Bradiporap da Pixabay

Al via il progetto “Scenario per una gestione sostenibile e circolare dei rifiuti urbani di Roma Capitale”

(Rinnovabili.it) – Un patto verde fra mondo della ricerca e quello delle imprese per definire un percorso, innovativo e sostenibile, di transizione circolare. È quanto prevede il Protocollo d’intesa firmato oggi dai Presidenti dell’ENEA Federico Testa, della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e di UNINDUSTRIA Filippo Tortoriello per l’avvio di una partnership per promuovere l’uso efficiente delle risorse, a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti sul territorio di Roma.

In particolare, sarà avviato il progetto Scenario per una gestione sostenibile e circolare dei rifiuti urbani di Roma Capitale” per individuare un modello innovativo, basato sull’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e sul coinvolgimento di tutti gli attori della filiera. Dal punto di vista operativo, è prevista l’elaborazione di uno scenario con relativa valutazione degli impatti economici ed ambientali, per poter avviare una gestione in chiave sostenibile e circolare dei rifiuti in condivisione con gli attori pubblici e privati del territorio. L’analisi si focalizzerà sull’attuale contesto nella città metropolitana e su alcune realtà particolarmente virtuose nel resto d’Europa.

Nell’ambito del Protocollo è inoltre previsto l’avvio attività di supporto alle aziende locali, con particolare riguardo alle PMI, con l’obiettivo finale di incrementarne competitività e circolarità, per ottenere vantaggi economici, ambientali e sociali.

 “La nascita di una partnership pubblico-privato in un settore sfidante quale è l’economia circolare e, in particolare, la gestione sostenibile dei rifiuti consente di ottimizzare le possibili sinergie ed è quindi un segnale molto positivo – ha sottolineato il Presidente ENEA Federico Testa -. Questo protocollo si inserisce nella nostra Knowledge Exchange Strategy di supporto/collaborazione con le imprese per lo sviluppo di tecnologie, processi, progetti e servizi innovativi. Nel campo dell’economia circolare, come ente guida del settore, ENEA mette a disposizione le proprie competenze tecnologiche per contribuire alla definizione di un modello territoriale di gestione dei rifiuti basato su un approccio integrato condiviso anche con le istituzioni, le aziende e la società civile del territorio di Roma”.

“I 17 obiettivi dell’agenda 2030 ci dicono chiaramente che la crescita economica futura o sarà sostenibile o non sarà crescita. E tutti i più recenti studi internazionali e i piani di sviluppo dell’Unione europea ci confermano che green economy e innovazione tecnologica saranno i motori della crescita futura. La Camera di Commercio di Roma – ha sottolineato il Presidente Lorenzo Tagliavanti – da sempre attenta e impegnata su questi temi ha deciso di contribuire e investire in un patto green per la città di Roma con un focus, in particolare, su una nuova gestione sostenibile dei rifiuti, con l’obiettivo di trasformare quello che negli ultimi anni ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un fattore critico in una grande opportunità di sviluppo e di ricchezza.

“La questione rifiuti nella Capitale è molto complessa e preoccupante – dichiara Filippo Tortoriello Presidente di Unindustria –. Attraverso la firma di questo Protocollo con ENEA e Camera di Commercio, inizieremo a lavorare a un progetto da offrire a Comune e Regione per chiudere il ciclo dei rifiuti indicando gli impianti che servono a questo scopo in un’ottica realmente circolare; poi ovviamente starà alla politica decidere se dare seguito alla nostra proposta o proseguire su altre strade, molte delle quali, però, hanno già mostrato ampiamente i loro limiti.  Come sistema delle Imprese abbiamo il diritto e il dovere, per amore di Roma, di dare delle risposte concrete ad un problema evidente che mina l’immagine della città e compromette la sua attrattività economica complessiva. Non è semplicemente una questione di decoro, ma di rilancio competitivo della Capitale che deve confrontarsi ogni giorno con gli alti standard offerti dalle altre grandi città europee e mondiali. Anche per gli effetti dell’emergenza Covid, non è più rinviabile un progetto ambizioso negli obiettivi e laico negli approcci che metta la parola fine a questa annosa questione che sporca la grande bellezza della nostra città”.