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Malesia: scoperto un grave caso di importazione illegale di rifiuti tossici

La scoperta di un carico di EAFD, sottoprodotto tossico della produzione di acciaio, rivela il più grande caso di rifiuti tossici importati illegalmente in Malesia.

Rifiuti tossici
Credits: Peter H da Pixabay

Le autorità malesi scoprono 1864 tonnellate di rifiuti tossici entrati illegalmente nel paese

(Rinnovabili.it) – Le autorità malesi hanno individuato 110 container abbandonati di metalli pesanti pericolosi provenienti dalla Romania e diretti in Indonesia, entrati illegalmente nel paese. La scoperta mette a nudo il più grande caso di rifiuti tossici della Malesia, diventata negli ultimi anni la principale destinazione mondiale per i rifiuti di plastica dopo che la Cina ne ha vietato le importazioni.

Il governo di Kuala Lumpur sta da tempo negoziando con i paesi di origine dei rifiuti per recuperare centinaia di scarti tossici e meno tossici entrati illegalmente nel paese. Il ministro dell’Ambiente e dell’Acqua, Tuan Ibrahim Tuan Man, ha dichiarato che 1.864 tonnellate di EAFD (polveri da abbattimento fumi da forno elettrico, un sottoprodotto della produzione di acciaio che contiene metalli pesanti come zinco, cadmio e piombo) sono stati trovati abbandonati nel porto di Tanjung Pelepas, nello stato meridionale di Johor.

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“Il ritrovamento del carico di EAFD, in transito in Malesia e diretto in Indonesia, è la più grande scoperta del suo genere nella storia del nostro paese”, ha dichiarato Tuan Ibrahim. Il ministro ha sottolineato che il carico di EAFD, che fa parte dell’elenco dei rifiuti tossici ai sensi della Convenzione di Basilea, era stato classificato come zinco concentrato nei moduli di dichiarazione.

Considerando che il Dipartimento dell’Ambiente, in quanto autorità della Convenzione di Basilea per la Malesia, non ha concesso o ricevuto notifiche dall’esportatore di rifiuti per il transito, il governo malese ha contattato l’autorità rumena per organizzare il rimpatrio dei container, incaricando contestualmente l’Interpol per ulteriori indagini. Finora, l’ambasciata rumena a Kuala Lumpur non ha risposto a una richiesta di commento da parte di Reuters.

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Già a gennaio di quest’anno, la Malesia avevo rispedito al mittente 150 container pieni di rifiuti arrivati illegalmente da 13 paesi di Asia, Europa e Nord America. In quell’occasione, per decisione della ministra federale dell’Ambiente, Yeo Bee Yin, le spese di “rimpatrio” delle 3.700 tonnellate di rifiuti furono interamente addebitate ai paesi “esportatori”, tra cui comparivano Francia, Gran Bretagna, Usa e Canada in testa.