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Calano i rifiuti speciali in Italia

rifiuti speciali
Foto di Donald Giannatti su Unsplash

Il rapporto ISPRA sui rifiuti speciali in Italia racconta i trend di un anno difficile

La guerra in Ucraina ha un impatto anche sui rifiuti speciali prodotti in Italia. Lo testimonia il nuovo rapporto di ISPRA, che presenta un dato aggiornato al 2022. Sono 161,4 milioni le tonnellate generate, con una diminuzione del 2,1% rispetto al 2021. In termini assoluti, parliamo di 3,4 milioni di tonnellate in meno.

La 23° edizione del dossier mostra che il settore delle costruzioni e demolizioni rimane il principale produttore di rifiuti speciali. Di qui vengono quasi 80,8 milioni di tonnellate, pari al 50% della produzione complessiva.

Come spiega ISPRA, “i rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,8% del totale, sono diminuiti di 2,7 milioni di tonnellate (-1,8%), mentre quelli pericolosi hanno seguito la stessa tendenza, riducendosi di quasi 680 mila tonnellate (-6,4%). Complessivamente, i rifiuti speciali non pericolosi ammontano a 151,4 milioni di tonnellate e quelli pericolosi a quasi 10 milioni di tonnellate”.

La maggior parte dei rifiuti pericolosi viene invece dal settore manifatturiero, con il 37,3% del totale, pari a 3,7 milioni di tonnellate. Scendono i rifiuti contenenti amianto, diminuiti del 28,3% rispetto al 2021, con un totale di 243 mila tonnellate. 

La geografia nazionale dei rifiuti speciali

La maggiore produzione di rifiuti speciali è al nord, con quasi 92,7 milioni di tonnellate. La Lombardia è la regione capofila con 35,3 milioni di tonnellate. Al centro si producono invece 28,1 milioni di tonnellate, con il Lazio che ha la golden share (11,2 milioni). Il sud Italia registra invece una produzione di 40,6 milioni di tonnellate.

Gestione dei rifiuti speciali

Come viene gestita questa montagna di spazzatura? In maniera abbastanza virtuosa, a dire la verità. ISPRA dichiara infatti che “il recupero di materia rappresenta la quota predominante nella gestione dei rifiuti speciali, con il 72,2%”. Le operazioni di smaltimento costituiscono invece il 14,9%. Le discariche si prendono circa 8,9 milioni di tonnellate di rifiuti, pari al 5% del totale gestito.

Il reimpiego e riciclo dei veicoli fuori uso ha raggiunto l’86%, mentre le tonnellate di pneumatici fuori uso gestite sono circa 520 mila su 530 mila prodotte. Per quanto riguarda i fanghi di depurazione delle acque reflue urbane, le tonnellate gestite sono 40 mila in meno rispetto al 2021. Il 79,8% dei rifiuti da costruzione e demolizione viene invece riciclato.

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