Roma porterà i rifiuti indifferenziati fuori dai confini romani, proseguendo l'accordo con l'Abruzzo, stabilito dalla Regione Lazio
Ancora una proroga. I rifiuti di Roma, anche per il 2025 finiranno negli impianti della regione confinante, l’Abruzzo. Si tratta di circa 80mila tonnellate provenienti dalla raccolta indifferenziata che verranno gestite negli gli impianti regionali abruzzese. Insomma, la capitale d’Italia, in attesa che venga costruito e diventi operativo il primo termovalorizzatore, non riesce e lavare i panni sporchi in casa, e deve ricorrere alla generosità dei vicini. Generosità, che ovviamente sarà pagata a caro prezzo.
Rifiuti Roma L’asse Lazio-Abruzzo
A stabilire il proseguio della collaborazione è stato l’assessore ai rifiuti, Fabrizio Ghera, che ha presentato una delibera approvata oggi in giunta. Ormai abbiamo superato il decennio nell’accordo Lazio-Abruzzo, visto che la prima volta fu nel 2014, dietro richiesta del Comune di Roma; insomma la produzione ordinaria di rifiuti urbani indifferenziati ha bisogno di essere smaltita al di fuori dei confini romani, visto anche l’incremento di materiale raccolto previsto durante l’anno Giubilare appena iniziato.
“Roma Capitale, come noto, non ha raggiunto l’autosufficienza per la gestione dei flussi di rifiuto indifferenziato e l’anno Giubilare appena inaugurato comporterà un grande sforzo per tutta la macchina organizzativa“, ha dichiarato l’assessore Fabrizio Ghera.
Abruzzo approva
La Giunta regionale ha autorizzato, su proposta del presidente Marco Marsilio, la proroga sino al 31 dicembre 2025 dei trattamenti di rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma Capitale, presso l’impianto di Tmb della Deco Spa nel Comune di Chieti. Accertata la compatibilità ambientale e le potenzialità quantitative disponibili dell’impianto, ha accettato anche le condizioni tariffarie a titolo di compensazione ambientale.
Quando arriverà il termovalorizzatore a Roma
Secondo i piani arriverà alla fine del 2026 l’impianto di gestione e trattamento dei rifiuti, che arriverà dopo decenni di discarica, e che nei piani potrà trattare 600mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati e sarà realizzato a Santa Palomba. Quando diventerà operativo, potrà gestire l’indifferenziata ed aiutare la capitale ad essere autosufficiente.