L’italia si colloca al quinto posto nella classifica dei paesi che hanno riciclato più rifiuti di imballaggio in plastica
(Rinnovabili.it) – Tra il 2011 e il 2021, la quantità pro capite di rifiuti di imballaggio in plastica generata è aumentata del 26,7%, che equivale a 7,6 kg a persona in più. Una notizia preoccupante, quella diffusa oggi da Eurostat con la nuova raccolta di dati sui rifiuti di imballaggio. Dall’altra parte, però, la quantità riciclata è aumentata 38,1% nello stesso periodo, che significa +3,9 kg ad abitante. Ogni persona che vive nel blocco, volendo fare una media, avrebbe generato quasi 36 kg di rifiuti di imballaggio in plastica. Di questi, solo 14,2 sono stati riciclati.
I metodi di calcolo sono stati rivisti alla luce di norme più rigorose implementate nel 2020, fatto che ha portato il tasso di riciclo dal 41,1% nel 2019 al 37,6%. Nel 2021, però, ultimo dato disponibile raccolto dall’ufficio statistico dell’UE ha visto i paesi membri risalire la china, con un tasso che si assesta sul 39,7%. Ma non tutti i paesi sono vicini alla media.
Nel 2021, infatti, Slovenia (50%), Belgio (49,2%) e Paesi Bassi (48,9%) hanno tirato la volata, riciclando più o meno la metà dei rifiuti di imballaggio in plastica generati. Al contrario, Malta (20,5%), Francia (23,1%) e Svezia (23,8%) si attestano sotto il 25%. L’Italia si colloca vicina al podio, nello specifico al quinto posto, con il 47,6%, molto vicina alla Germania (48,2%).
Gli imballaggi sono ovunque
Dalle scatole per gli acquisti online alle tazze da caffè da asporto, gli imballaggi sono quasi ovunque. Non solo quelli in plastica. Il totale dei rifiuti generati in questo comparto vale complessivamente 188,7 kg per abitante nel 2021, con una crescita rispetto all’anno precedente di 10,8 kg. Si tratta dell’aumento maggiore in un decennio, quasi 32 kg in più rispetto al 2011. Per dirla in peso, sono 84 milioni le tonnellate di imballaggi che finiscono la loro vita nel vecchio continente, il 40,3% di carta e cartone. La plastica vale invece il 19,0%, il vetro il 18,5%, il legno il 17,1% e il metallo il 4,9%.