Rinnovabili • raccolta di pile e accumulatori Rinnovabili • raccolta di pile e accumulatori

Cresce la raccolta di pile e accumulatori con enormi differenze geografiche

Sud e Isole garantiscono appena il 13 e l’1% della raccolta di pile e accumulatori portatili. I dati in chiaroscuro di ERP Italia

raccolta di pile e accumulatori
Foto di Denny Müller su Unsplash

Sensibilizzazione e politiche pubbliche devono migliorare la raccolta di pile e accumulatori

(Rinnovabili.it) – Cittadini e imprese si stanno impegnando di più nel favorire la raccolta di pile e accumulatori portatili. Lo dicono i dati del Consorzio ERP Italia, parte dell’European Recycling Platform, diffusi oggi. Il gruppo ha registrato un aumento dell’8% rispetto al 2022. “L’ammontare totale supera il 45%, un obiettivo in linea con le direttive dell’Unione Europea”, spiega ERP Italia in una nota. Si tratta di oltre 4100 tonnellate in valore assoluto.

Le migliori performance starebbero anche nel ruolo che i consorzi svolgono in termini di sensibilizzazione, rivolgendosi a scuole, istituzioni e aziende con iniziative formative e informative. 

Inoltre, ERP Italia si impegna logisticamente per garantire che i rifiuti di pile portatili, conferite nei contenitori appositi e nei centri di raccolta comunali, siano ritirate e trasportate nei centri di stoccaggio intermedi. Questa corretta gestione consente la suddivisione delle pile in categorie come litio, alcaline e zinco-carbone, facilitando il recupero di preziose materie prime rare come zinco, litio, cadmio, mercurio e cobalto”.

La geografia della raccolta

La geografia della raccolta di pile e accumulatori segue i trend di molte altre categorie di rifiuti. Analizzando i dati di raccolta delle province assegnate a ERP Italia, infatti, emergono notevoli differenze regionali. “Il nord si distingue per il suo impegno, contribuendo all’86% della raccolta complessiva nel 2023, mentre il centro, il sud e le isole hanno contribuito rispettivamente per il 13% e l’1%”, spiegano dal consorzio. Un trend che quindi esalta ancora più di altri settori la disparità di infrastrutture e politiche per la raccolta differenziata. 

Partendo da queste informazioni, Alberto Canni Ferrari, procuratore speciale del Consorzio ERP Italia, ha sottolineato comunque l’importanza del risultato. Si tratta pur sempre del primato nella raccolta di pile e accumulatori portatili tra i sistemi collettivi. Tuttavia, ha anche evidenziato la necessità di “colmare le disparità nella distribuzione della raccolta attraverso un potenziamento delle attività di formazione e sensibilizzazione”. C’è infatti molto ancora da fare, soprattutto nel Mezzogiorno.