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Cresce la produzione dei rifiuti speciali in Italia

rifiuti speciali

di Tommaso Tetro

Il rapporto dell’Ispra sulla produzione dei rifiuti speciali

(Rinnovabili.it) – La produzione di rifiuti speciali arriva a sfiorare le 154 milioni di tonnellate. Questo quanto emerge dal rapporto rifiuti speciali 2021 messo a punto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), presentato oggi nel corso di un evento on-line, dove si parla di una crescita della produzione di 10,5 milioni di tonnellate nel 2019 in linea con la crescita del Pil. Secondo l’Istituto “i dati 2019 consentono di avere una fotografia completa della situazione pre-pandemia e di poter utilizzare queste cifre nella programmazione da mettere in campo in vista della ripartenza che attende il Paese grazie al Pnrr”.

Il Pnrr rappresenta un’ulteriore occasione per migliorare la nostra capacità di recupero dei materiali cercando di incrementare le prestazioni anche energetiche in campo edilizio – osserva il direttore generale dell’Ispra Alessandro Brattioccorre potenziare e migliorare l’impiantistica per raggiungere gli obiettivi europei e per proporci sempre di più come leader a livello europeo nell’economia circolare”.

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Del totale della produzione, oltre 70 milioni di tonnellate, pari al 45,5%, sono costituite da rifiuti provenienti dal settore delle costruzioni e demolizioni. Funziona il riciclo. Viene recuperata materia dal 69 % dei rifiuti avviati a gestione; soltanto il 7,3% viene smaltito in discarica. L’attività – racconta l’Ispra – è “molto efficiente soprattutto su quelli da demolizione e costruzione, per i quali l’Italia con un 78,1% si attesta sopra l’obiettivo europeo di recupero”, che ha fissato la soglia al 70% entro il 2020. A gestire e produrre la maggior parte dei rifiuti speciali in Italia sono le regioni del Nord dove il tessuto industriale è più sviluppato: 88,6 milioni di tonnellate (57,6% del dato complessivo nazionale)  sono prodotti in quest’area del Paese, e oltre la metà degli impianti di gestione operativi si trova al Nord. Soprattutto in Lombardia, si trovano 2.180 infrastrutture, il 20,1% del totale nazionale.

La sfida per la nostra industria – spiega l’Ispra – è “diminuire la quantità di rifiuti speciali attraverso l’ottimizzazione dei cicli produttivi e la ecoprogettazione, applicando tecniche in grado di rendere i prodotti maggiormente riciclabili o facilmente smontabili”.

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