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“Piccoli gesti, grandi crimini”, i mozziconi grandi inquinatori

Pensare che abbandonare nell’ambiente mozziconi di sigaretta o piccoli rifiuti sia un peccato veniale è un grave errore. La campagna di sensibilizzazione “Piccoli gesti, grandi crimini” vuol far capire quanto siano inquinanti i mozziconi di sigaretta e come la somma di gesti corretti produca risultati concreti

Foto Marevivo

(Rinnovabili.it) – Piccoli gesti, grandi crimini. Pensare che abbandonare nell’ambiente mozziconi di sigaretta o piccoli rifiuti sia un peccato veniale è un errore per due motivi: primo perché se tutti lo facessero saremmo ancora più sommersi dai rifiuti, secondo perché anche se sono piccole le dimensioni è grande il danno ambientale.

Il grave inquinamento di miliardi di mozziconi

Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l’ambiente. È composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre.

Secondo l’OMS ogni anno nel mondo vengono gettati a terra circa 4,5 miliardi di mozziconi. Ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in parchi, giardini, piazze e strade rimane a terra.

Pochi sanno quale sia l’entità del danno causato, e il 40% delle persone ignora l’esistenza di una normativa contro l’abbandono di piccoli rifiuti.

È in partenza la campagna 2023 di “Piccoli gesti, grandi crimini”, il progetto realizzato dall’associazione ambientalista Marevivo in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Piccoli gesti, grandi crimini è una battaglia di civiltà

L’obiettivo di Piccoli gesti, grandi crimini è sensibilizzare le persone sulle conseguenze dell’abbandono di rifiuti nell’ambiente.

«Il progetto Piccoli gesti, grandi crimini coniuga due aspetti fondamentali per prevenire il fenomeno del littering: la sensibilizzazione dei cittadini e l’uso di nuove tecnologie.

L’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti determina un danno grave agli ecosistemi: la piena conoscenza delle conseguenze, assieme a un avanzato monitoraggio sullo stato di salute delle nostre città, può fare la differenza.

Associazioni e imprese sono nostre alleate in questa sfida ambientale e di civiltà», afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Differenza di comportamento

Uno studio della società di consulenza dss+ per Erion Care, L’abbandono dei mozziconi nell’ambiente. Strategie e soluzioni per evitarlo, riporta dei dati che devono farci riflettere.

Solo un italiano su 5 non getterebbe mai rifiuti nell’ambiente, ma il 24,3% è più attento quando si trova all’estero, perché ritiene che fuori dall’Italia gli spazi siano più curati, le leggi maggiormente severe o perché teme di essere giudicato negativamente.

Se per il 17,3% degli intervistati un ambiente pulito e con più cestini disincentiva l’abbandono dei piccoli rifiuti, quasi il 13% cerca di “comportarsi bene” perché le regole sono più rigide e soprattutto teme la certezza della pena.

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Inoltre, sensibilizzare i cittadini e aumentarne la consapevolezza con azioni concrete come la distribuzione di posacenere portatili e il miglioramento della posizione e della visibilità dei cestini, ha sicuramente un effetto positivo per contrastare l’abbandono dei mozziconi, come afferma Fabio de Petris, direttore generale di BAT Italia: «Intendiamo continuare la collaborazione alla campagna Piccoli gesti, grandi crimini, visto anche il successo dello scorso anno, che ha fatto registrare una riduzione media dell’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti nell’ambiente del 44%».

La scena del crimine

Molti mozziconi di sigarette abbandonati finiscono in mare con altri piccoli rifiuti (tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica), avvelenando o soffocando gli animali che li scambiano per cibo.

La campagna Piccoli gesti, grandi crimini è ideata come una ipotetica scena del crimine, con tanto di vittime (pesci, tartarughe e altri animali marini) e armi del delitto (mozziconi e altri rifiuti).

Nei mesi estivi la campagna 2023 toccherà Trieste, Napoli e Firenze. Qui i volontari di Marevivo distribuiranno posacenere tascabili e riutilizzabili in plastica riciclabile.

Inoltre, interagendo con il sistema di intelligenza artificiale “Marina” grazie a un QR Code si potrà conoscere meglio il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e i modi per contrastarlo.

Non mancherà una puntata alla Milano Design Week (MDW), dove il 19 aprile saranno distribuiti 5mila posaceneri tascabili.

Tecnologia satellitare e intelligenza artificiale

Con l’aiuto della tecnologia satellitare e dell’intelligenza artificiale impiegate dalla startup JustOneEarth, sarà possibile monitorare l’entità dell’abbandono di rifiuti nell’area Milano Tortona.

La raccolta di dati sui rifiuti generati in occasione dei grandi eventi è uno strumento prezioso al servizio dell’Amministrazione locale per gestirli con maggiore efficienza e sostenibilità.

Anche l’arte esprime la sostenibilità: in occasione della MDW l’artista Cheone realizzerà Regeneration, un’opera per sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità con il supporto dell’agenzia creativa Question Mark Communication.

Spiega Raffaella Giugni, responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo: «I mozziconi di sigaretta e i piccoli rifiuti dispersi nell’ambiente rappresentano un grande problema dal punto di vista dell’inquinamento marino. Sono rifiuti non biodegradabili, si sminuzzano in microplastiche e rimangono nel mare per sempre.

Tutto questo ha un impatto non solo sull’ecosistema marino ma, attraverso la catena alimentare, anche sulla nostra salute. I dati raccolti durante questi anni di campagna dimostrano l’impatto positivo di questa attività sulla riduzione dei piccoli rifiuti.

È evidente che possiamo limitare i danni solo cambiando le nostre abitudini. È attraverso la combinazione di milioni di gesti corretti che possiamo arrivare a risultati concreti. La forza di questa campagna è la sinergia fra attività di sensibilizzazione, le azioni di contrasto concreto e l’utilizzo di innovativi strumenti tecnologici».