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Mo.Ri.net, il progetto ISPRA che ricicla le reti da pesca abbandonate

L'iniziativa dà un mano a contrastare il problema dei rifiuti in mare attraverso attività di monitoraggio, censimento e raccolta per il riciclo delle attrezzature da pesca abbandonate

Mo.Ri.net
Photo by Waldemar Brandt on Unsplash

(Rinnovabili.it) – Un progetto che mette al centro i pescatori, per risolvere il problema delle rifiuti in mare a partire dagli attrezzi da pesca persi o abbandonati. Parliamo di Mo.Ri.net (Monitoraggio, censimento, raccolta e avvio al Riciclo delle reti fantasma: i pescatori protagonisti della salvaguardia del mare), iniziativa vede Ispra capofila e il consorzio Polieco partner con l’Università degli studi di Siena, il Parco nazionale dell’Asinara – Area marina protetta Isola dell’Asinara, il Comune di Villasmius – Area marina protetta Carbonara. Mo.Ri.net è partito a febbraio di quest’anno dandosi 18 mesi tempo per raggiungere l’obiettivo. Quale? Dare una mano concreta alla lotta contro i rifiuti marini, sia quelli galleggianti che quelli depositati sui fondali, per ridurre il loro impatto sull’ecosistema e le specie protette

I ricercatori ISPRA, a bordo della nave oceanografica Astrea, sono oggi impegnati a scandagliare la superficie marina e la colonna d’acqua, monitorando la presenza di microplastiche. E a tutelare gli habitat locali. Punto di partenza, le aree marine protette dell’Isola dell’Asinara e di Capo Carbonara, dove verranno rimossi i rifiuti plastici, le reti fantasma o gli equipaggiamenti da pesca dispersi, ripristinando le zone compromesse. Il progetto prevede un coinvolgimento attivo delle comunità di pescatori locali, che riceveranno formazioni specifiche per sensibilizzarli sul tema, mediante momenti di disseminazione e divulgazione. 

“Il progetto punta a promuovere una buona prassi, – commenta la direttrice del Polieco Claudia Salvestrinipartendo dal coinvolgimento attivo dei pescatori, che hanno un ruolo chiave nel recupero dei rifiuti marini. L’iniziativa consentirà di avere indicazioni importanti sulle caratteristiche dei rifiuti pescati in mare, ma promuoverà soprattutto la costruzione di una filiera virtuosa che potrà diventare modello da replicare, attraverso il crescente coinvolgimento del mondo della ricerca e dell’impresa”.

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I progetti ISPRA per la tutela del mare

Mo.Ri.net sarà finanziato con oltre 460mila euro dal Bando del FEAMP, uno dei 5 fondi strutturali UE e dedicato in questo caso alle politiche marittime e per la pesca.

FEAMP sostiene anche un secondo progetto che vede ISPRA come capofila: GoFree, le cui attività sono state finanziate con il bando della Regione Sardegna “Introduzione della pesca del gobbetto striato(Plesionika edwarsii) in Sardegna, analisi di metodologie di conservazione alternative al bisolfito” per rendere più sostenibile la pesca dei gamberi batiali nei mari sardi.