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Gli imballaggi monouso per bevande sforano i target climatici

Il settore eccederà del 50-200% il suo budget di carbonio. Serve uno sforzo per riformare l’industria degli imballaggi monouso per bevande

imballaggi monouso per bevande
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Il rapporto di Eunomia per Zero waste disegna uno scenario impietoso per gli imballaggi monouso per bevande

(Rinnovabili.it) – Brutte notizie per il settore degli imballaggi monouso per bevande. Un nuovo studio sulla decarbonizzazione del settore ha rilevato che è improbabile che l’industria europea raggiunga gli obiettivi climatici. 

Zero Waste Europe ha incaricato Eunomia Research & Consulting di studiare i percorsi verso la neutralità climatica per i prodotti in alluminio, PET e vetro utilizzati negli imballaggi per bevande in Unione Europea.

Il rapporto che ne è venuto fuori, è abbastanza impietoso. Tutti e tre i materiali, in uno scenario business as usual, supereranno il budget di carbonio assegnato di almeno il 50%. Il vetro monouso è quello che rischia di sforare più drasticamente (+200%), seguito da PET (+150%) e alluminio (+50%). 

Il problema rimarrebbe anche in assenza di una crescita del consumo di imballaggi monouso per bevande. Perfino in questo scenario conservativo, Eunomia prevede che l’industria superi significativamente il budget per le emissioni cumulative compatibile con il tetto del grado e mezzo di riscaldamento globale.

Ciascun sottosettore, dunque, deve mettere in campo delle risposte molto ambiziose per non fallire nella traiettoria che si è dato. L’alluminio ha il problema dell’energia. Deve passare alle rinnovabili per gestire il processo di fusione abbattendo le emissioni. Ma questo richiederà grossi investimenti, visto il consumo energetico del comparto. Per la plastica la sfida è invece passare a materiali bio-based. Qui il problema è il legame dell’industria con i combustibili fossili, che va tagliato il prima possibile. Inoltre, permangono ostacoli tecnici. Per il vetro, invece gli investimenti devono andare sui forni elettrici a gas: secondo il rapporto occorre un completo aggiornamento dell’infrastruttura di riciclo.

A questo punto, quali priorità dovrebbe darsi ciascun settore? Per Eunomia e Zero Waste occorre investire in tecnologia, ma anche sviluppare sistemi di riuso. Allo stesso tempo, servono strategie per potenziare il riciclo e al contempo ridurre la domanda di imballaggi monouso.