I partecipanti accumulano punti in base alla quantità di spazzatura raccolta da remoto
(Rinnovabili.it) – L’acqua del Chicago River è piena di rifiuti e per ovviare al problema l’organizzazione no proft Urban Rivers ha ideato un robot telecomandato e galleggiante, il Trash Robot, portando il proprio contributo per migliorare la condizione delle acque. Grazie alla possibilità di essere telecomandato da remoto, chiunque e da qualsiasi parte del mondo può prendere parte alla grande pulizia, curandosi di un bacino idrico importante come quello di Chicago. Il progetto di Urban Rivers è stato infatti pensato per essere trasformato in un grande videogioco collettivo in cui i partecipanti accumulano punti in base alla quantità di spazzatura raccolta.
Per sviluppare il primo prototipo Urban Rivers è alla ricerca dei primi 5mila dollari di finanziamento. Per questo il loro progetto è stato lanciato su Kickstarter, la piattaforma per creatori ed inventori dove si possono lanciare campagne con lo scopo di trovare il supporto della community mondiale che finanzino il progetto. La seconda versione sarà dotata di una stazione di base dove raccogliere i rifiuti, di un wifi migliore e di un sistema di rilevamento GPS. L’obiettivo è quello di far diventare il progetto open source, sperando che la collettività si interessi alla causa della pulizia delle acque, con grande beneficio dell’ambiente.
“Se guadagneremo più di 10mila dollari avremo modo di costruire più di un robot. Saranno dotati di migliore flessibilità negli accessori”, scrivono i creatori di Trash Robot. L’obiettivo di Urban River è quello di riabilitare i fiumi urbani di tutto il mondo. Per farlo l’associazione pensa ad azioni di recupero degli habitat naturali all’interno dei corsi d’acqua della città, ricreando ambienti favorevoli per flora e fauna, ma anche mettendo a disposizione dei cittadini degli spazi verdi affinché siano fruibili. Nella scorsa primavera Urban Rivers aveva lanciato la campagna di finanziamento per un giardino galleggiante proprio sul fiume, un’area pubblica che doveva essere anche una destinazione per kayakers, canoisti, pescatori, amanti della natura e per chiunque volesse godere del verde urbano e della fauna selvatica. L’idea però si era arenata a causa dei troppi rifiuti sul bacino idrico. Proprio loro sono stati lo spunto per far nascere il progetto del Trash Robot.