Il 14 ottobre è la Giornata Internazionale dei rifiuti elettronici
(RInnovabili.it) – Lo slogan della Giornata internazionale dei rifiuti elettronici di quest’anno è “Recycle it all, no matter how small!”. Ossia “Ricicla tutto, non importa quanto piccolo”. Un monito ai cittadini e alle cittadine alla luce delle recenti ricerche che mostrano quanto le apparecchiature RAEE di dimensioni più contenute, come cellulari e smartphone, spesso sfuggano le maglie dei circuiti di riciclo.
Guardando soltanto al dato dei telefoni cellulari, dei circa 16 miliardi di esemplari posseduti in tutto il mondo, solo quest’anno quasi 5,3 miliardi diverranno rifiuti. Circa il 30% delle scorte di telefoni in Europa risulta non più utilizzato: spesso, prima di divenire rifiuti, vengono a lungo accumulati. In quasi la metà dei casi (46%) perché i consumatori ritengono di poterne ripristinare l’utilizzo.
Magdalena Charytanowicz, del forum RAEE responsabile dell’International Waste Day ha spiegato: “Solo nel 2022, i piccoli articoli EEE come telefoni cellulari, spazzolini da denti elettrici, tostapane e telecamere prodotti in tutto il mondo peseranno un totale stimato di 24,5 milioni di tonnellate – quattro volte il peso della Grande Piramide di Giza. Questi piccoli oggetti costituiscono una percentuale significativa dell’8% di tutti i rifiuti elettronici gettati nei bidoni della spazzatura e infine messi in discarica o inceneriti”.
Il recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche non costituisce soltanto una necessità ecologica ma potrebbe generare anche ”molte risorse importanti utilizzabili nella produzione di nuovi dispositivi o altre apparecchiature, come turbine eoliche, batterie per auto elettriche o pannelli solari – tutti cruciali per la transizione verde e digitale verso società a basse emissioni di carbonio”.
Troppi RAEE accumulati in tutto il mondo
In tutto il mondo esistono oggi 16 miliardi di telefoni cellulari, in uso o accumulati. I dati resi noti in occasione della Giornata Internazionale dei Rifiuti Elettronici svelano che nel solo 2022 più di 5 miliardi di pezzi diverranno RAEE, dopo un lungo periodo di accumulo.
Messi l’uno sull’altro, formerebbero una torre alta 50.000 km, un ottavo della distanza dalla Luna.
Sono prodotti ricchi di materie prime preziose come oro, rame, argento, palladio e altre sostanze interamente riciclabili che invece potrebbero scomparire nei cassetti e nei box delle famiglie nei migliori casi, oppure essere gettati tra i rifiuti comuni ed essere inceneriti o finire in discarica.
Nonostante numeri così elevati, gli apparecchi telefonici sono solo al quarto posto tra i rifiuti elettrici ed elettronici di piccole dimensioni più accumulati dai consumatori.
Proprio l’accumulo di piccoli prodotti, inutilizzati o inutilizzabili, è al centro dell’edizione della E-waste International Day di quest’anno.
Giornata Internazionale dei Rifiuti elettronici: l’indagine del Forum RAEE
Il gruppo internazionale che organizza ogni anno la Giornata ha pubblicato, in occasione dell’edizione 2022, i risultati di un’indagine sulle ragioni per le quali le famiglie tendono ad accumulare e non a riparare o riciclare i rifiuti elettrici ed elettronici.
Pascal Leroy, Direttore Generale del Forum RAEE, in occasione della Giornata Internazionale dei rifiuti elettronici, ha dichiarato: “Quest’anno ci siamo concentrati sui piccoli rifiuti elettronici perché è molto facile accumularne di inutilizzati nelle famiglie, o che vengano gettati nella spazzatura ordinaria. La gente tende a non rendersi conto che tutti questi oggetti apparentemente insignificanti hanno un sacco di valore, e insieme a livello globale rappresentano volumi enormi.”
Il sondaggio, condotto da giugno a settembre dal Forum RAEE con l’elaborazione dei risultati a cura dell’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (UNITAR) Sustainable Cycles (SCYCLE) Programme, ha mostrato che una famiglia media conserva circa 74 apparecchiature dismesse.
Su un campione di 8.775 famiglie europee in Portogallo, Paesi Bassi, Italia, Romania e Slovenia e con un focus separato sul Regno Unito, il risultato ha mostrato che la media degli intervistati conserva più di 70 prodotti tra telefoni, pc, utensili elettrici, phon, tostapane e altre apparecchiature, senza considerare le lampade. Dei 74 prodotti detenuti, circa 13 sono stati accumulati, 9 perché inutilizzati, 4 perché non funzionanti.
Le prime cinque classi di RAEE non riciclati in Europa sono appartengono a piccola elettronica di consumo e accessori come cuffie, telecomandi e simili; piccole attrezzature domestiche come orologi; piccole apparecchiature o componenti informatiche come hard disk esterni, mouse, router; smartphone e caricatori; piccoli elettrodomestici da cucina.
Dr. Kees Baldé, Senior Scientific Specialist dell’UNITAR SCYCLE, ricercatore capo del Global e-waste Monitor, ha spiegato che “tutti gli auricolari defunti accumulati da 2026 infilati insieme si estenderebbe intorno alla luna tre volte.”
L’accumulazione avviene per il 29% dalle famiglie italiane, per il 17% da quelle nei Paesi Bassi, per il 14% in UK, per il 12% in Slovenia, per il 9% in Romania, l’8% in Portogallo e il 4% in Libano. In cima alla lista di RAEE dispersi ci sono le lampade a LED.
Perché accumuliamo RAEE?
I motivi principali dell’accumulo dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici in casa sono la convinzione che potranno essere riutilizzati (46%); l’intenzione di venderli o regalarli (15%); il valore affettivo (13%); la possibilità che acquisiscano valore in futuro (9%) e la mancanza di informazioni chiare per lo smaltimento nel 7% dei casi.
Una quota residuale di RAEE viene accumulata per dimenticanza o mancanza di tempo per lo smaltimento (3%) o perché si prevede di utilizzarli in una seconda residenza, ma c’è anche chi (2% dei casi) tende a conservare i rifiuti elettrici perché contengono dati sensibili. L’1% degli intervistati ha dichiarato di non riciclarli perché non esistono meccanismi di incentivo a farlo.
“Le organizzazioni di responsabilità dei produttori del forum RAEE che gestiscono la raccolta dei rifiuti elettronici lavorano costantemente per rendere il corretto smaltimento dei piccoli rifiuti elettronici semplice e conveniente per utenti e famiglie”, ha detto Leroy, spiegando: “La fornitura di scatole di raccolta nei supermercati, il ritiro di piccoli elettrodomestici rotti alla consegna di nuovi e l’offerta di caselle postali per la restituzione di piccoli rifiuti elettronici sono solo alcune delle iniziative introdotte per incoraggiare la restituzione di questi articoli”.
La gestione migliora ma stiamo perdendo la battaglia
I RAEE raccolti, puliti, riciclati o ricondizionati sono stati più di 30 milioni di tonnellate. Questo dato è stato frutto di un miglioramento dei meccanismi di gestione e di massicci investimenti in campagne di comunicazione, ma la strada, secondo il forum RAEE, è ancora in salita.
“Nell’ultimo decennio la crescita dei rifiuti elettronici generati è stata notevolmente superiore alla crescita del riciclaggio – ha detto Baldé – quindi stiamo perdendo la battaglia, ed è importante ricordare alla gente l’importanza di riutilizzare o restituire ogni singolo pezzo di elettronica o prodotto elettrico che viene dimenticato nei cassetti domestici.”
Questa Giornata Internazionale dei Rifiuti elettronici si apre nel segno del 20° anniversario del Forum RAEE, che verrà celebrato nel corso della Extended Producer Responsibility (EPR) Grand Challenge Conference il prossimo 7 dicembre.
La conferenza celebrerà il 20° anniversario della Direttiva UE 2002/96/CE, prima norma sovranazionale sui rifiuti elettronici.
Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’ambiente, gli oceani e la pesca, ha commentato: “La continua crescita della produzione, del consumo e dello smaltimento dei dispositivi elettronici ha un enorme impatto ambientale e climatico. La Commissione europea si rivolge a coloro che hanno proposte e misure per tutto il ciclo di vita del prodotto, a partire dalla progettazione fino alla raccolta e al corretto trattamento quando l’elettronica diventa rifiuti. Prevenire i rifiuti e recuperare importanti materie prime dai rifiuti elettronici è fondamentale per evitare di mettere a dura prova le risorse mondiali. Solo creando un’economia circolare per l’elettronica, l’UE continuerà a guidare gli sforzi per affrontare con urgenza il problema in rapida crescita dei rifiuti elettronici.”
Le novità per l’International Waste Day 2022
Per la Giornata internazionale dei rifiuti elettronici di quest’anno è stato lanciato anche un “documento di riflessione” delle Nazioni Unite che elabora una serie di proposte per intervenire sulla questione in maniera globale.
Il testo, prodotto dal lavoro sinergico dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni delle Nazioni Unite (ITU), del Forum RAEE – che organizza la Giornata Internazionale dei Rifiuti Elettronici – e di StEP, the Solving the eWaste Problem Initiative, mostra tutte le possibili soluzioni per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, con relativi pro e contro.
Tra le pratiche analizzate ci sono: principio di tutti gli attori, per il quale cioè vincolare quanti hanno accesso a RAEE a obblighi giuridici; sistemi di restituzione e ritiro; fornire i prodotti di passaporti digitali; un regime internazionale di Responsabilità Estesa del Produttore all’interno di tutti gli Stati che hanno armonizzato tra di loro definizioni, categorie, metodi e principi della gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Tra le novità di questa Giornata Internazionale dei Rifiuti Elettronici c’è anche il lancio di una nuova certificazione ONU ottenibile con un corso di formazione online di 90 minuti lanciato dall’Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca (UNITAR) e disponibile a partire da oggi.
Il Direttore Esecutivo dell’UNITAR Nikhil Seth ha commentato: “UNITAR è orgogliosa di questo nuovo corso sulla gestione dei rifiuti elettronici come esempio eccezionale di come utilizzare i risultati scientifici in modo pratico per la formazione internazionale e lo sviluppo di capacità in un’area di importanza ambientale critica.”
Ruediger Kuehr, Fondatore del Programma SCYCLE e Capo dell’Ufficio UNITAR a Bonn, ha aggiunto: “La Giornata internazionale dei rifiuti elettronici ci ricorda ogni anno la valanga di problemi che ci troviamo ad affrontare se non adottiamo misure adeguate, senza le quali i rifiuti elettronici globali potrebbero raddoppiare fino a 100 milioni di tonnellate o più nei prossimi 30 anni. Il consumo di elettronica in molti paesi continua a crescere, con sempre più gadget e prodotti o incorporati in mobili, vestiti e giocattoli, che alla fine diventano e-waste.”