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Un solvente innocuo permette di riciclare tessuti misti

Scoperto dall’Università di Vienna un metodo ecologico per riciclare tessuti misti separando l’elastan senza conseguenze

riciclare tessuti misti
Foto di Artificial Photography su Unsplash

La presenza dell’elastan era infatti un problema insormontabile in tutti i tentativi di riciclare tessuti misti senza chimica dannosa

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea ormai ha deciso. A partire dal 2025, abiti usati e prodotti tessili dovranno essere raccolti e riciclati in tutto il blocco. Per questo occorre potenziare le strutture dell’economia circolare. Ma per gestire l’enorme quantità di rifiuti tessili che già oggi vengono prodotti, serve innovazione tecnologica. Riciclare tessuti misti, infatti, è molto difficile, soprattutto se contengono elastan

La Technischen Universität di Vienna però ha trovato qualche risposta alla sfida. I ricercatori dell’ateneo austriaco hanno sviluppato metodi che non solo rilevano l’elastan meglio e in modo più rispettoso dell’ambiente rispetto a prima, ma possono anche separarlo in modo delicato per recuperare allo stesso tempo altre fibre intatte. 

Tutto sta nell’adoperare i giusti solventi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Resources, Conservation and Recycling, spiega come fare. L’elastan infatti è così elastico che i trituratori utilizzati solitamente per distruggere i tessuti prima del riciclo non riescono a farlo a pezzi. Perciò il materiale forma dei grumi che intasano le macchine. Eppure l’elastan è dappertutto, la maggior parte dei capi sintetici ne contiene. Come fare?

ll metodo più utilizzato per liberarsi del fastidioso ingrediente utilizza un solvente classificato come dannoso per la salute. Non solo, ma richiede anche un certo tempo. La ricerca austriaca è quindi particolarmente utile perché ha sviluppato un nuovo strumento di quantificazione dell’elastan. Si tratta di un metodo di rilevamento che misura la quantità di elastan effettivamente presente in un indumento. Si basa sulla spettroscopia infrarossa e costituisce il primo passaggio utile del procedimento. Il passo successivo è stato trovare un metodo per separare l’elastan dalle altre fibre

Dopo diversi esperimenti, i ricercatori hanno trovato un solvente innocuo che rimuove selettivamente l’elastan, lasciando intatte le fibre riutilizzabili. Si chiama dimetilsolfossido ed è stato determinato come il migliore dei sei testati. “Funziona in modo circolare all’interno di una purificazione in tre fasi”, afferma lo studio. A partire da qui, i ricercatori hanno subito depositato domanda di brevetto. Materiali come il poliestere o la poliammide, sostengono, possono essere recuperati quasi completamente con il nuovo metodo. Anche il solvente stesso può essere recuperato e riutilizzato.