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Trashpresso, l’impianto di riciclo mobile alimentato dal sole

Trashpresso
Credits: Trashpresso –https://wdo.org/

Energia solare e riciclo dell’acqua rendono Trashpresso sostenibile

(Rinnovabili.it) – Compatto, sostenibile e facilmente trasportabile. È Trashpresso, l’innovativo impianto di riciclaggio creato dalla taiwanese Miniwiz e in grado di trasformare rifiuti industriali e domestici in materiali da costruzione, tessuti, mobili e infissi. 

L’invenzione si è guadagnata il World Design Impact Prize (WDIP), riconoscimento che dal 2011 premia i progetti di design industriale con un impatto positivo sulla qualità della vita sociale, economica, culturale e/o ambientale. Ambiti in cui Trashpresso è in grado di portare diversi vantaggii.

“Le candidature per il World Design Impact Prize di quest’anno ci hanno permesso di far luce sull’efficacia del design come agente di cambiamento per una vasta gamma di questioni dalla potabilizzazione dell’acqua all’igiene, dall’istruzione alla salute“, ha affermato Presidente dell’organizzazione World Design, Srini Srinivasan. “Siamo orgogliosi di supportare il lavoro dei designer di tutto il mondo mentre continuano a innovare, collaborare e creare, alla continua ricerca di un mondo migliore. Le nostre più sincere congratulazioni al team di Trashpresso per il loro contributo al miglioramento delle comunità di tutto il Pianeta

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Frutto di uno studio durato ben 15 anni, il sistema rappresenta la prima piattaforma mobile al mondo per il riciclaggio di rifiuti in plastica (ma potrebbe essere adattato anche ad altri materiali). Le dimensioni sono quelle di due frigoriferi industriali (8×2.3×3.2 metri) e può trattare fino a 500 kg di plastica al giorno, consumando solo 7 kWh. Merito dell’efficienza delle macchine ma anche dei moduli fotovoltaici che ricoprono la sua superficie esterna superiore.

“Democratizza la raccolta, lo smistamento e la trasformazione dei rifiuti con un’impronta aria/acqua minima e un impatto quasi pari a 0”, si legge sul sito del WDIP. “Genera valore tangibile trasformando i rifiuti di plastica monouso in applicazioni di valore (materiali da costruzione, utensili, ecc.) in un ciclo di 3 minuti”.

Nel dettaglio il sistema è in grado di pulire, sminuzzare, fondere e ri-solidificare i rifiuti di plastica per ottenere nuovi prodotti. Secondo la società, serve l’equivalente di cinque bottiglie in PET per realizzare una piastrella per pavimenti e Trashpresso può produrre circa 10 metri quadrati di piastrelle ogni 40 minuti. E l’acqua impiegata per lavare la spazzatura viene riciclata all’interno della macchina.

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I fondatori di Miniwiz hanno collaborato con il settore pubblico e privato per mettere alla prova il loro Trashpresso in una serie di progetti a favore della comunità: dalla costruzione di scuole in Tibet e alla produzione di piastrelle in cittadine costiere della Sardegna. Il prodotto finale è attualmente utilizzato in spazi commerciali al dettaglio, hotel e uffici da parte di aziende come Nike, Philip Morris e National Geographic.

MINIWIZ_mini TRASHPRESSO_2020
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