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Toyota raccoglierà le batterie al litio europee

Un accordo con due grandi aziende di riciclo materiali preziosi permette a Toyota di aumentare la raccolta delle batterie al litio dalle auto ibride

Toyota raccoglierà le batterie al litio europee

 

(Rinnovabili.it) – Le batterie al litio forse non sono tossiche come gli accumulatori che utilizzano il piombo, ma sono costituite di materiali costosi, che devono essere raccolti e riciclati correttamente per poter dare vita a nuove unità che alimentino le auto del futuro. Per questo motivo Toyota ha annunciato che sta per espandere il suo servizio di raccolta delle batterie a tutta l’Europa.

Toyota Motor Europe raccoglie ad oggi un quantitativo pari al 91 per cento di tutte le batterie inserite nelle sue vetture ibride. Per farlo utilizza una propria rete, ma tutto sta per cambiare. La società vuole infatti espandere il sistema di raccolta agli operatori che si occupano della gestione e del trattamento dei veicoli a fine vita in tutto il continente. Parte del piano prevede un accordo con la società francese di riciclo batterie: la Societe Nouvelle d’Affinage des Metaux (SNAM). La stessa proposta ha già trovato concorde un analogo partner con sede in Belgio, la Umicore NV. Entrambe le società si occupano su scala europea della raccolta e del riciclo di batterie nichel-metallo idruro (NiMH) e accumulatori agli ioni di litio (Li-ion).

 

«Già oggi le batterie usate provenienti da veicoli ibridi sono destinate in gran parte al riciclo – ha spiegato Steve Hope, direttore generale di TME Environment Affairs – Tuttavia, TME ha iniziato a ricercare nuove opzioni per la rigenerazione delle batterie NiMh».

Si tratta di dare una “seconda possibilità” a queste battere, come fonte di energia in grado di alimentare nuovi veicoli o in alternativa come fonti stazionarie. Gli accordi con SNAM arrivano fino al 31 marzo 2018. La società ricicla già oggi le batterie NiMh per Toyota Prius, Auris Hybrid, Yaris Hybrid e i modelli di Lexus dal 1° luglio 2011. Inoltre, lavora anche con l’azienda belga Umicore NV, che ha trattato le batterie agli ioni di litio installate in modelli Prius Plug-in e Toyota Prius+.