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Target vincolanti sul riciclo oli usati non spaventano il COOU

È iniziata la revisione della direttiva europea sui rifiuti ad opera del Parlamento. In arrivo target vincolanti per il sistema COOU?

Target vincolanti sul riciclo degli oli usati non spaventano il COOU

 

(Rinnovabili.it) – Se l’Italia introdurrà target vincolanti per la raccolta e il riciclo degli oli usati, per il Coou non cambierà molto. La Commissione Ambiente della Camera ha iniziato il 7 gennaio la discussione sulla modifica della direttiva 2008/98/CE relativa alla raccolta e al riciclo di oli usati.

 

Raffaella Mariani, del Partito democratico, ha illustrato la risoluzione che riguarda l’applicazione della modifica della direttiva sui rifiuti 2008/98/CE, la cui revisione rappresenta un passo avanti nel raggiungimento degli obiettivi relativi all’utilizzo efficiente delle risorse che sono stati fissati dall’Unione europea. Nel sottolineare, in particolare, che il riciclo dell’olio usato è una parte importante della produzione indipendente di lubrificanti e che l’Italia detiene un primato positivo al riguardo, la parlamentare democratica ha fatto presente che la risoluzione impegna il governo a sostenere l’introduzione di target vincolanti per la raccolta e il riciclo di olio usato. L’obiettivo è quello di aumentare le percentuali di riciclo da qui al 2030, anche al fine di attenuare i danni ambientali e garantire un utilizzo efficiente delle risorse economiche.

 

Una sfida che non dovrebbe rappresentare un problema per il Coou: secondo il “Green Economy Report”, curato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (che analizza a fondo le performance economiche e ambientali del lavoro del Consorzio dal 1984 ad oggi), oltre 5 milioni di tonnellate sono state recuperate, il 90% delle quali avviate al riciclo tramite rigenerazione, con un risparmio per l’Italia di 3 miliardi di euro sulla bolletta petrolifera.

«Considerando che ormai recuperiamo il 98% dell’olio usato raccoglibile nel nostro Paese e che ne destiniamo il 90% alla rigenerazione – ha detto il presidente di Coou, Paolo Tomasi – si può dire che abbiamo fatto molta strada, anche se l’obiettivo resta quello del 100% della raccolta. Il nostro lavoro, peraltro, ha contribuito a ridurre in misura significativa non solo l’inquinamento ambientale, ma anche i consumi di acqua, materia e suolo».